Trama
Dopo "L'apparato umano", l'unico romanzo che ha pubblicato da giovane e che gli ha regalato la notorietà, Jep Gambardella (Toni Servillo) non ha scritto più nulla. È diventato però un giornalista e frequenta spesso l'alta società romana. La sua vita è un susseguirsi di incontri, appuntamenti e celebrazioni eccentriche che lo rendono testimone della crisi della società. Il clima che si respira nella capitale non è infatti più quello di un tempo: potenti, presenzialisti, contesse e immobiliaristi hanno preso il sopravvento, dando il via a un lento ma continuo processo di degrado che trasforma gli uomini in mostri. Durante una calda estate a Jep, ormai cinico e insofferente sessantacinquenne, non resta che pescare nei ricordi e, deluso dal presente, rivivere la sua appassionata e perduta giovinezza, contraddistinta dal ricordo di un innocente amore. Forse per lui è arrivato il momento di cominciare a scrivere qualcosa di nuovo.
Approfondimento
LA GRANDE BELLEZZA: ROMA E I SUOI PERICOLI
Quinto film di Paolo Sorrentino ad essere presentato al Festival di Cannes, La grande bellezza è frutto di una sceneggiatura scritta dallo stesso regista con Umberto Contarello. Dopo l'esperienza in Irlanda e negli Stati Uniti messa a punto con This Must Be the Place, Sorrentino torna a girare in Italia e realizza un film che scava profondamente nel sottobosco della città di Roma, sondando le contraddizioni, le bellezze e le situazioni di cui è stato personalmente testimone e mettendo in scena il ritratto di persone e personaggi che ha incontrato nella capitale. Seppur considerata una città meravigliosa, Roma in La grande bellezza appare piena di pericoli nascosti e terra di avventure intellettuali che non portano a nulla e a descriverla, facendo da osservatore, è il personaggio di Jep Gambardella, interpretato da Toni Servillo.
I RICHIAMI A FEDERICO FELLINI ED ETTORE SCOLA
Meno barocco rispetto ai film precendenti di Sorrentino, La grande bellezza ha molti punti in comune con il cinema di Federico Fellini e con i suoi Roma e soprattutto La dolce vita, a partire dall'elemento comune che hanno entrambe le opere: il protagonista osservatore. Come nel capolavoro di Fellini, Palma d'oro al Festival di Cannes nel 1960, Jep Gambardella è soprattutto un osservatore del mondo esterno che diventa la principale ragion d'essere del film (è solo in un secondo momento che, attraverso una serie di colpi di scena e di ragioni legate alla sorte, Jep si ritrova ad affrontare anche un percorso personale). A differenza del personaggio di Marcello Rubini, interpretato da Marcello Mastroianni in La dolce vita, Jep Gambardella è più anziano ed è profondamente deluso dal suo rapporto con la creatività. Scrittore costantemente preoccupato per la sua biografia artistica alla deriva, Jep si ritrova a vivere tra le schiere di un'alta società in cui conversare è solo un rumore di fondo e il pettegolezzo è ridotto a meschinità istintiva.Questa è anche la ragione per cui il personaggio cita costantemente Flaubert mentre la disperazione per l'invecchiamento e per il tempo che passa diventa sempre più profonda, generando nostalgia per un'innocenza che sembra ormai perduta e che egli associa a qualcosa di molto lontano dalla sua esperienza, come la beatitudine. Per Jep, il concetto di beatitudine è fondamentale e ritorna nell'incontro con la suora che ha dedicato la sua vita alla povertà, spingendolo a intravedere il punto di partenza per una nuova creazione artistica.
Il richiamo a La dolce vita è inoltre evidente nella splendida fotografia a colori di Luca Bigazzi, quasi eco di quella in bianco e nero di Otello Martelli.
Oltre a rimandare a Fellini, La grande bellezza ricorda anche La terrazza di Ettore Scola nel mostrare il ricorso alle forme più basse di chiacchiericcio, la capacità proverbiale di dimostrare cattiveria verso gli amici più stretti, il disincanto e il cinismo della borghesia romana.
CRITICHE, RIMANDI E CITAZIONI
In La grande bellezza vi è la presenza di un cardinale che pensa solo a provare ricette di cucina. Più che una critica alla Chiesa, si tratta piuttosto di una critica alla propagazione della cultura del cibo e della cucina gastronomica anche nei luoghi più inaspettati, come quelli dedicati alla spiritualità.
Sono inoltre presenti molte allusioni a Flaubert e al sentimento del nulla. La scelta di inserire tali rimandi in Sorrentino è stata dettata dal ricordo delle parole dello scrittore e regista Mario Soldati, che era solito dire che «Roma è la capitale che più di ogni altra comunica una sensazione di eterno: ma cosa è l'eternità se non il sentimento del nulla?». La sequenza di apertura, infine, cita apertamente lo scrittore francese Céline e la frase con cui inizia il suo Viaggio al termine della notte, alludendo a una concezione della vita come viaggio dal momento della nascita fino a quello della morte. La citazione è una chiara dichiarazione di intenti per l'intero film: è la realtà ma ogni cosa è anche inventata. A spiegare meglio il concetto sono le parole di Paolo Sorrentino usate per accompagnare La grande bellezza al Festival di Cannes: «L'invenzione è necessaria nel cinema per raggiungere la realtà. Potrebbe sembrare contraddittorio ma non lo è. Federico Fellini ha detto una volta: "Cinema di verità? Preferisco il cinema di bugie. La menzogna è l'anima dello spettacolo. Ciò che deve essere autentica è l'emozione provata nel guardare o nell'esprimersi"».
Note
Paolo Sorrentino accumula cose e persone, aneddoti e maschere, per offrirci una (sacra e profana) rappresentazione del nulla, di Roma, Anno Domini 2013. La macchina da presa di Sorrentino e Bigazzi non sembra avere pace, gira, avanza, vola, squadra, intrappola i suoi personaggi, non cerca di aggiungere o moltiplicare, ma di accompagnare, illuminare, la densità della scena, e poi scivola all’improvviso verso un qualche altrove, un mare sul soffitto, un giardino silenzioso, una statua, un pezzo di cielo. Sorrentino ha realizzato il suo film più ambizioso in cui il “tanto” e il “troppo” sono insieme lo strumento e il senso.
Trailer
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- Miglior film straniero al Premi Oscar 2014
Commenti (64) vedi tutti
Perplesso... Voto: 3 stelle (2013)
commento di robynestaTutto è stato detto e fatto intorno a questo film, Fellini, Scola, chi dice che è una noia mortale, chi lo esalta, chi lo ama chi lo odia... io passerei la mia vita in una sala, nel silenzio a vederlo e rivederlo e rivederlo ancora, perché "le radici sono importanti".... io dico che è un capolavoro assoluto. Emozione allo stato puro..
commento di PaolabibiFilm felliniano? certo, infatti Fellini non era un genio ma sapeva scegliere gli attori; aveva comunque più scelta rispetto a Sorrentino. Il comun denominatore è l'ammorbamento di testicoli che ne consegue. E la decadenza di Roma descritta è comunque marginale, superficiale, poco rappresentativa e alla buona.
commento di Pankrazio_OUn'opera di un certo spessore culturale e una forma molto ricercata,adatto ad un pubblico fuori dal comune che sappia apprezzare il suo risvolto psicologico. Si,insomma un film per cretini... E a vinto pure l'Oscar?! Pensa gli altri come stavano messi!!! Voto 0
commento di ILDIODELLERECENSIONIUna serie di battute senza senso messe una dopo l'altra, senza una trama, un intreccio, una storia. Non ce la posso fare a vedere un film così... Sarò io che sono limitata, eh!
commento di Artemisia1593Film, a mio parere, molto bello. Evocativo, suggestivo e scenografico. Gli attori sono bravi, azzeccate le musiche. Sorrentino al meglio. Eccessivamente lungo. Voto 9/10.
commento di FabiousCerti testi e certi personaggi oltre all'interpretazione di Servillo saranno anche un po' leziosi, ci saranno anche evidenti riferimenti a Fellini, ma ci sono anche inquadrature e atmosfere che letteralmente rapiscono.
commento di ssiboniLa grande schifezza.
commento di paoscaQuesta notte il film sarà visibile su Sky. Aggiungo, pertanto, alle opinioni ben più qualificate presenti sul sito, anche la mia.
leggi la recensione completa di laulillaPur senza il vento felliniano, la Grande Bellezza necessariamente segue la Dolce Vita.
leggi la recensione completa di Ippolito-AbelliCome detto nella presentazione del sito: 'la rappresentazione del nulla'. Era meglio una pizza, vera. Bellissima la messa in scena, le scenografie, anche alcuni interpreti. La storia è appunto, un nulla di nulla. E non so davvero quanto fosse meglio il prima a cui si riferisce. Forse alla giovinezza. Ma? 4
commento di BradyUn Grottesco attuale omaggio a Roma e al genio felliniano. Tra il sacro di una povera Santa e il profano di una vita decadente, solo la grande bellezza della città eterna e il ricordo eterno di un giovane amore perduto, sembrano avere un senso in vita, oltre la morte. Capolavoro.. menomale che c'è Sorrentino.. almeno lui.
commento di SuperFioreI temi fondamentali della vita (l'amore, l'arte, la religione) visti ciascuno nei due aspetti opposti: quello volgare, sguaiato e quello sublime. A partire dal turista giapponese fulminato dalla vista di Roma, accanto alle guide turistiche che discutono di sciocchezze. E così via. Fantastica la fotografia, gli attori, tutto. Perfetto.
commento di IlNinjaLa prima volta, dopo averlo visto pensai “mah! Mi sarei aspettato di più”; poi, invece, mi sono accorto che si lascia rivedere con gusto ogniqualvolta lo trasmettono in tv. Mica poco. Bello.
commento di PasquinoToni Servillo inespressivo come non mai, i critici possono dire quello che vogliono, ma questo film non lascia niente, se non il rammarico di aver perso due ore e mezza a vedere il nulla, altro che capolavoro.
commento di mimimomiPuò non piacere. Può irritare. Può lasciare perplessi per la nebulosità della narrazione. Ma alla fine, negli anni a venire sarà il film che racconterà meglio gli ultimi anni italiani (quelli del 'prima'), il loro vuoto, il loro tedio, i nascosti tentativi di evasione verso rive remote di bellezza e poesia.'La Dolce Vita' dell'Italia anni zero.
commento di milton56Un film per chi vuol vedere i radical chic messi a nudo ma soprattutto alla gogna... Bellissimo
commento di Bladerunner76....film al di sopra della media, bello ed affascinante.Perfetto tutto, la musica, gli attori tutti indovinati, Servillo stratosferico, indovinati nelle loro parti Verdone e la Ferilli, e la location (Roma non mente mai).Capolavoro assoluto. 10
commento di ivcaviccUna pesantezza infinita voto 4
commento di iacopo73Il film piu brutto ed inespressivo che ho visto in vita mia! Al cinema ho finito per addormentarmi. Film che non dice niente e che aspira miseramente ad una facile copiatura della Dolce Vita.. ben altra cosa. Da evitare assolutamente Voto 1 perchè di meno non si può
commento di joyrodLa grande bellezza (film, 2013), una cagata pazzesca. Molto meglio La corazzata Potemkin di Fantozziana memoria.
commento di 23370zUn titolo impegnativo, un Oscar, tanto clamore (e pubblicità) per cosa ?? Un'accozzaglia di situazioni insulse, accompagnate da musica e suoni suggestivi; pessimo, voto 1. Concordo con sticazzi: " ma a chi piace sta monnezza ? "
leggi la recensione completa di stokaiserfilm di spessore che non nasconde l'ambizione del regista di fare "un grande film". A tratti molto suggestivo, a tratti sconclusionato. Guardato volentieri.
commento di andenkouno dei film più belli e importanti della storia del cinema mi vengono in mente solo tre o quattro film che si elevano a queste altezze e un solo regista in grado di reggere il paragone con sorrentino: il grande luchino visconti. di fatto è una penetrante ricerca di ciò che si cela dietro l'illusione umana e la pacchiana apparenza.
leggi la recensione completa di angelosterminatoreCapolavoro assoluto
leggi la recensione completa di Furetto60Capolavoro enigmatico...si...CAPOLAVORO
commento di FiestaLa Grande bellezza è un simbolo che si dichiara trucco o un trucco che finge di essere simbolo? Cerco di rispondere in una lunga analisi in due parti, che esplora il tema di fondo del film: la profonda ambivalenza di trucco e simbolo.
leggi la recensione completa di deepsurfingMa a chi piace sta monnezza?
commento di sticazziÈ solo una emulazione di La doce vita di Felini.
commento di NobreÈ il più felliniano dei film girati in Italia dopo Fellini, tant’è che Sorrentino è forse l’unico artista italiano in grado di raccontare l’Italia del declino, quella di oggi. Basterebbero le prime due scene per riassumere il film. La bellezza mozzafiato del panorama visto dal Pincio e la cafonescca festa notturna mostrata appena dopo.
leggi la recensione completa di michemarQui, la mia analisi completa: https://mgrexperience.wordpress.com/2016/08/31/la-grande-bellezza-di-paolo-sorrentino/
commento di MrGiov7Film ben girato indubbiamente, ma con una trama che fa venire il latte alle ginocchia. Se non parlava male dell'italiano, e di certi suoi stili di vIta, (e gli americani non aspettano altro, e la produzione lo sapeva bene) questo film l'oscar non lo vedeva neanche con il binocolo.
commento di Stelvio69MISTERIOSO come le opere di Kandinskij & INCANTEVOLE come quelle di Van Gogh.
leggi la recensione completa di JerriSorrentino filma l'Italia delle feste esclusive, quella che non ci piace,che ci fa ribrezzo almeno in via concettuale, e che comunque ci riesce a sedurre; grazie ad una potenza registica in grado di selezionare il livello più infimo del cattivo gusto facendolo assurgere ai vertici di una bellezza "grande" e cinematograficamente in grado di sedurre.
leggi la recensione completa di alan smitheeNon è un capolavoro come non è da buttare via, ma una cosa è certa: la portata estetica di questo film è chiara come la luce del sole. Va guardato come si guarderebbe un dipinto. Diversamente meglio vedere altro.
commento di near87Film che amerete o odierete; allora fate la cosa giusta, guardatelo e fatevi la vostra opinione.
leggi la recensione completa di tobanisPorcheria , indiscutibile porcheria. E questo dovrebbe essere il film da oscar come miglior film straniero ? SI e' proprio vero, rappresenta tutta l'ignoranza italiana nel fare film : penoso , pacchiano e come scritto da tanti altri , inutile , completamente inutile... non lascia nulla.
leggi la recensione completa di marcoANDbettaMa non è per niente…una grande bellezza.Sono molto meglio io!!
commento di Manuela Avakianfilm con trama continuamente tagliata, a pezzi e troppo lungo x cio che vuole dire
commento di raimeaS T U P E N D O
commento di oliver79Di film ne guardo tanti e di ogni genere.Questo è un film brutto…forse il piu brutto che ho visto in assoluto.
commento di Ramses72anche se non e' il genere di film che amo ,nella sua complessita' e' un capolavoro
commento di danandre67Remake di "Qualcuno volò sul nido del cuculo" con Roma trasformata in un enorme manicomio. Tony Servillo nella parte che fu di Jack Nicholson
commento di simonzil film è un capolavoro
commento di SpettroDue stelle… Una solo perché ha vinto l'oscar
commento di mtjuljHo visto gli altri film in gara come miglior film straniero e sinceramente li ho trovati superiori a questo.
commento di TalassoSono rimasta un po' delusa sinceramente,non lo trovo un film così superlativo come lo descrivono,anzi è un film più che normale e il regista non si è "inventato" niente di particolare.
commento di Laura82Visto ben 13 minuti…per ora per questo film da oscaro possono bastare.
commento di Tex MurphyWilliam Shakespeare direbbe "Molto rumore per nulla", io invece sono più buono di lui e dico "Molto rumore per poco"
commento di PicassoA me sinceramente non mi è sembrato un gran film, poi i gusti son gusti.
commento di lorisbaInvito gran parte della redazione di FilmTv dovrebbe andarsi a rivedere i voti bassi che ha assegnato a questo film. É un capolavoro e lo avete trattato come un film mediocre e pretenzioso.
commento di busteroFilm pretenzioso, personaggi caricaturali. La credibile prestazione di Toni Servillo non basta..
commento di MaudQuesto non è cinema. È autoincensazione non richiesta del regista e materiale per pseudo intellettuali (auto nominati) al lumicino.
commento di Alice07Film interessante (ma non un capolavoro!)di Sorrentino.Molto bravi Servillo,Verdone e Buccirosso
commento di antonio de curtisVoto al Film : 8
commento di ripley77Non sono nemmeno riuscito a finire di vederlo…non ne potevo più.Che porcheria.
commento di simfri76A un certo punto il protagonista si spiega con l'amico: "Flaubert voleva scrivere un romanzo sul nulla e non c'è riuscito. Dovrei riuscirci io?" Tanto meno c'è riuscito il presuntuoso Sorrentino
commento di contemalfidoeh…8 1/2 di Fellini ???? personalmente ho preferito altri lavori di Sorrentino!
commento di SaraghinaLa Roma di oggi, trash e poesia nel becero che regna. Mio Voto 7/10
commento di Marco MUna grande fregatura, più o meno come per "il divo". Una bella fotografia e un buon montaggio al servizio del nulla.
commento di iroBarocco paesaggio dell'anima, tra Fellini e Bellocchio. Dove la nostalgia ha una luce, nell'illusione che il futuro sia bello…
commento di stenlioBELLO PER IMMAGINI ATTORI COME QUADRO DI QUESTA ROMA…MA NON E' LA DOLCE VITA
commento di fralleNon capisco le opinioni negative, il regista "sfoggia" abilità traducendola in un film assolutamente bello. Mi piace.
commento di andreagrapePretenzioso, fasullo e sconclusionato.due ore e mezza di continue contrapposizioni tra immagini profane ed immagini sacre, senza mai arrivare a nulla.
commento di daniel7