Regia di Klay Hall vedi scheda film
Nella stagione di Turbo e Rush, Planes (evento d’apertura di Alice nella città al Festival di Roma 2013) solleva dall’asfalto la sfida e porta fra le nuvole le gare di velocità. Mantenendo la struttura del film sportivo: giovane ambizioso ma puro (qui l’aeroplanino agricolo Dusty, stufo di fertilizzare i campi) si fa allenare da veterano burbero ma generoso, che ha appeso le eliche al chiodo per via di un evento traumatico (un arrugginito mezzo militare confinato nel suo hangar), lottando contro campione borioso e scorretto. La favola non è edificante senza uno svantaggio di partenza, così Dusty, nonostante abbia il fegato di gareggiare con gli scintillanti bolidi del cielo, ha una paura folle dell’altezza e sfreccia rasoterra. Vola basso, letteralmente, come pure questo modesto spinoff targato Disney, che dal franchise di Cars riprende la trama elementare, il tratteggio semplificato dei caratteri (lontani dalla profondità di molti personaggi Pixar) e la tendenza globalizzante: la gara è un giro del mondo cui partecipano aerei di ogni nazionalità, ognuno segnato da pigri stereotipi geografici (il messicano è focoso, l’inglese algido, mentre la civetta Azzurra, per noi italiana e in originale canadese, è stata “disegnata” in molteplici versioni a seconda del paese d’uscita). Se i mezzi alati forniscono l’azione, le risate sono affidate ai comprimari su 4 ruote e il target sono i più piccoli: gli unici per cui ancora sia sufficiente la magia di una macchinina che prende vita.
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