Regia di Dan Scanlon vedi scheda film
Prequel di Monsters & Co. (2001), da vedere possibilmente soltanto dopo tale capostipite, questo film d'animazione è l'ennesima conferma della feconda collaborazione fra Walt Disney Pictures e Pixar Animation Studios. A mio avviso, pur non trattandosi di un capolavoro, ha buone ragioni per essere considerato superiore alla media e agli standard, in particolare degli anni più recenti, e si dimostra all'altezza del suo antesignano (è raro che accada, ma questo è proprio uno di quei casi).
Della vecchia guardia di personaggi, se si esclude un certo numero di apparizioni più o meno utili, rimane l'irriverente e affiatata coppia di protagonisti Mike e Sulley. Ovviamente non deludono le attese. A essi si affiancano poi tanti nuovi mostri, ognuno diverso dall'altro e con caratteristiche peculiari. La maggior parte di loro risulterà irresistibile. E una volta tanto si sovverte la regola generale: nessuno finisce per cadere nel classico stereotipo della nemesi e del villain, dando prova che una simile figura non sempre è strettamente necessaria.
Tanto spazio al puro divertimento, dunque, e solo qualche lieve accenno di commozione. Dominano la simpatia e il diletto, sviluppando la storia in una sequenza di trovate argute e intelligenti, mai volgari. La trama non riserva grandi sorprese, ma si risolve in maniera piacevole e godibile. L'esecuzione è esemplare per l'ottimo ritmo e tempismo.
La profondità e la dimensione dell'animazione sono brillanti, una forma d'arte in libero sfogo nel tradurre le espressioni e le emozioni. Si apprezza anche l'idea interessante del distinguere i due mondi con grafiche diverse, una Mostropoli variopinta e vivace in contrasto con una nostra dimensione sobria e fotorealistica. La tecnica in questione rappresenta una novità rispetto al titolo predecessore.
Monsters University è allora, a mio giudizio, una garanzia di spassoso intrattenimento per l'intera famiglia, tanto ammaliante per i più piccoli quanto gradito ai più grandi. Voto: 9/10. Da non perdere la comica scena conclusiva al termine dei titoli di coda, un ultimo omaggio di spiritosa allegria.
Sin da quando era un piccolo mostro, Michael "Mike" Wazowski sogna di diventare uno spaventatore. Tuttavia, durante il primo semestre all'università, i suoi piani sono mandati a monte dall'incontro con lo spocchioso James P. Sullivan, detto "Sulley", un talento naturale. A causa del loro spirito competitivo, ormai fuori controllo, entrambi vengono cacciati. I due capiranno che, per riuscire a sistemare le cose, occorrerà collaborare con un bizzarro manipolo di mostri disadattati.
Niente.
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