Regia di Giuseppe Tornatore vedi scheda film
Non tra i migliori di Tornatore, comunque interessante
Non tra i migliori di Tornatore, comunque interessante.Un grande critico d'arte,battitore d'aste,solitamente prudente e scaltro, conosce una misteriosa ragazza,che con la scusa di una valutazione di un'opera,stabilisce uno strano e ambiguo rapporto con lui,schiva e riottosa a farsi vedere in pubblico,accampando la scusa di essere affetta da agorafobia,riesce a rompere il muro di diffidenza che egli ha eretto attorno a se,lo intriga ,lo affascina, lo irretisce e poi lo buggera e lo deruba,in combutta con il suo migliore amico e socio restauratore e colmo dei colmi, quando il nostro riesce a rintracciarla e a stanarla ,la guarda ammaliato senza riuscire a far niente.E' la storia più vecchia del mondo,vista sentita e vissuta da tanti,tantissime volte ed è l'amara parabola del protagonista,interpretato da un grande Geoffrey Roy Rush. Virgil Oldman è un uomo rigido e algido,quasi anafattivo,ma l'incontro con una donna sfuggente e imprevedibile,cambierà il suo modo di vedere le cose e lo condannerà irreparabilmente,in fin dei conti l'amore per molti è proprio questo,una condanna,per quanto attiene poi al sedicente "amico"qualcuno in tempi non sospetti affermava,dai nemici mi guardo io, dagli amici mi guardi Iddio.
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