Trama
Colin (Romain Duris), giovane e ricco idealista, inventore di uno strano strumento musicali, vive in un piccolo appartamento e sogna di incontrare il grande amore, così come è successo all'amico Chick (Gad Elmaleh). Chick, un povero ingegnere appassionato della filosofia di Patre, vive il suo idillio d'amore con Alise (Aïssa Maïga), la nipote di Nicolas (Omar Sy), il geniale cuoco di Colin. Quando Nicolas accenna alla sua frequentazione con Isis (Charlotte Lebon), Colin spera di incontrare presto qualcuno. Ad una festa a casa di Isis, il suo desiderio si avvera e conosce Chloe (Audrey Tatou), una ragazza dalla delicata bellezza. Si innamorano e si sposano ma, poco dopo le nozze, la loro felicità si trasforma in amarezza. Durante la luna di miele, Chloe scopre di essere malata a causa di una ninfea che cresce nei suoi polmoni. Per pagarle le cure necessarie e circondarla di fiori che la aiuterebbero a guarire, Colin è costretto ad accettare in una fantasmagorica Parigi i lavori più assurdi mentre la loro abitazione si fa sempre più piccola e le vite dei loro amici Nicolas e Chick si disintegrano.
Approfondimento
MOOD INDIGO: LA SCHIUMA DEI GIORNI E L'AMORE IN UN MONDO SURREALE
Mood Indigo è la trasposizione del romanzo La schiuma dei giorni, pubblicato per la prima volta dallo scrittore, poeta e trombettista francese Boris Vian nel 1947. Letto in adolescenza il romanzo, il visionario regista Michel Gondry ha sempre voluto realizzarne una versione cinematografica che, tra surreale e fantastico, si concentrasse sul tema principale della storia, ovvero la perdita di una persona cara. Con una sceneggiatura firmata dal produttore Luc Bossi, Mood Indigo rimane fedele al romanzo, dando in primo luogo risalto al ruolo giocato dal destino nella vita degli individui e al bizzarro immaginario visivo creato dall'autore: macchine volanti, aggeggi inusuali, malattie del tutto inventate e atmosfere fuori dalla normalità contraddistingono infatti la storia d'amore - ora divertente ora tragica - tra il giovane idealista Colin e Chloe, colei che - usando una definizione di Vian - è «l'incarnazione di un blues di Duke Ellington». Ambientato a Parigi, Mood Indigo non si svolge né nel 1947 (anno di pubblicazione del romanzo) né nel 2013 (anno di realizzazione del film) ma, per precisa scelta di Michel Gondry, la storia ha luogo in un tempo imprecisato che però contiene diversi riferimenti agli anni Settanta, riflettendo in questo modo la fantasia romantica e un po' morbosa del regista stesso quando era ancora adolescente.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
Protagonisti principali di Mood Indigo sono gli attori Romain Duris e Audrey Tatou nei panni di Colin e Chloè, affiancati da Gad Elmaleh e Omar Sy nei panni di Chick e di Nicolas - i due amici su cui il personaggio di Colin può sempre contare nonostante le differenze sociali - e da Aïssa Maïga e Charlotte Lebon in quelli di Alise ed Isis, le fidanzate rispettivamente di Chick e Nicolas.
In poche parole, Colin è un inventore figlio di borghesi che, costamente impegnato a creare nuovi oggetti, si accorge di essere solo quando i suoi migliori amici Chick e Nicolas cadono in amore per Alise e Isis. Quando incontra Chloe, Colin se ne innamora follemente sin da subito e si dedica totalmente a lei. La scoperta della malattia di Chloe - una ninfea che le cresce nel polmone destro e che si sta espandendo fino a quello sinistro (per molti, quella di Vian è una descrizione "poetica" del cancro) - lo colpisce in maniera pesante, lasciandogli vivere un momento di profonda tristezza prima che la speranza torni a segnare il suo cammino. Chloe è una ragazza solare che incarna la bontà d'animo, la purezza e la delicatezza. Nel rapporto che crea con Colin non vede alcuna ombra tanto è sicura di aver trovato l'uomo della sua vita. La malattia, che fa precipitare il loro appartamento e la loro vita in una dimensione delirante oscura e fatale, la porta a dover prendere pillole terribilmente dolorose e ad essere circondata da gigli che, portati dallo stesso Colin, dovrebbero aiutarla a far scomparire la ninfea dai polmoni.
Chick è prima di ogni cosa il miglior amico di Colin. Lunare e poetico, ha una predilizione per le opere del filosofo Jean-Sol Partre (figura inventata da Vian ma riconducibile al vero filosofo francese Sartre) che lo porta a comportarsi come il più fanatico dei suoi ammiratori. Nicolas, invece, di Colin è una sorta di angelo custode tuttofare: avvocato, cuoco (ha come modello il masterchef Jules Gouffé, interpretato da Alain Chabat), autista e mentore, si rivela utile in tutte le circostanze e, per di più, vigila sull'amico, arrivando anche a prendersi cura di Chloe.
UN UNIVERSO MECCANICO
Con l'aiuto dello scenografo Stéphane Rozenbaum, Gondry ha potuto anche sbizzarrirsi con il creare ex novo oggetti che, nel segno del fantastico e del "cartone animato", reinventano oggetti già esistenti donandogli altra forma e uso, come se fossero dotati di vita ed evoluzione propria. Considerato che La schiuma dei giorni è stato scritto nel 1947, Mood Indigo mette in scena soprattutto effetti speciali visivi di tipo meccanico e lascia intravedere con molta fantasia ciò che il mondo sarebbe diventato se non ci fosse stato l'avvento del digitale e la tecnologia (e di conseguenza il mondo del lavoro) avesse preso un'altra direzione.La colonna sonora firmata da Étienne Charry è infine composta da melodie originali molto singolari e contiene brani della cantautrice americana neo-folk Mia Doi Todd, di Duke Ellington e di August Darnell, il leader del gruppo Kid Creole & The Coconuts che appare anche in una breve sequenza del film.
Note
Michel Gondry dialoga col romanzo "La schiuma dei giorni" di Boris Vian a carte scoperte, lo adagia sullo schermo con la devozione di un amante, lo trasforma in cornice narrativa e, insieme, in simbolo fatalistico: come per Joel e Clementine in "Eternal Sunshine of the Spotless Mind", anche Colin e Chloé sono segnati dal destino. «Sono le cose che cambiano, non le persone» scrive Vian nel libro, la lezione amara che il "bricoleur" Gondry conosce bene: si può creare il mare con la stagnola, resettare la memoria col computer, ma la sostanza degli esseri umani, la loro "Human Nature", non si evolve, non si aggiusta con la colla e il cartone. Non c’è cura: e Gondry, impotente, si ritaglia il ruolo del dottore generoso che elargisce pillole ma nulla può fare per guarire Chloé. "La schiuma dei giorni" non è una favola: è una storia di cuori strappati, letteralmente, dal petto, e di fiori assassini. È un requiem per il lieto fine, Gondry direttore d’orchestra in levare.
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