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Amleto di Carmelo Bene (da Shakespeare a Laforgue)

Regia di Carmelo Bene vedi scheda film

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La recensione su Amleto di Carmelo Bene (da Shakespeare a Laforgue)

di mm40
6 stelle

Amleto, attore aspirante primadonna, è innamorato della bella collega Kate e vorrebbe buttare all'aria tutto - trono compreso - per seguirla a Parigi.

Shakespeare ci ha messo la sostanza, Laforgue la follia, Carmelo Bene il genio: ecco come è nata questa versione inattendibile, delirante, perversa dell'Amleto. Un Amleto di meno si intitolava il film realizzato cinque anni prima espressamente per la sala cinematografica; questa volta Bene riprende la medesima materia e la attualizza per lo schermo televisivo: scenografie ridotte all'osso, preponderanza sulla scena di corpi, volti e voci, in primis naturalmente la presenza dello stesso Carmelo Bene. Protagonista, sceneggiatore, regista, deus ex machina di quest'opera che si permette di oma-/dile-ggiare un classico immortale, con tutta la veemente carica di vitalità artistica che il Nostro possiede; inutile sottolineare che la visione è sconsigliata ai puristi e ai tradizionalisti, mentre è fortemente incentivata per chiunque voglia scoprire qualcosa di più sulle smisurate potenzialità teatrali/attoriali di uno dei più grandi interpreti di sempre. Nel cast anche Lydia Mancinelli, Alfiero Vincenti e Luigi Mezzanotte; in un ruolo minore compare anche la giovanissima Laura Morante. Bianco e nero doverosamente 'spettrale', che rincara la dose di drammaticità di un testo colmo di iperboli, sperimentazioni, variazioni sul tema. 6/10.

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