Regia di Sergio Bergonzelli vedi scheda film
Scritto e diretto da Sergio Bergonzelli, garanzia di modestissimi mezzi e ancor meno mestiere, questo Cristiana monaca indemoniata si pone, sia pur di poco, sopra alla media delle produzioni trash/erotico/demenziali (anche involontariamente) del periodo per due caratteristiche, essenzialmente. La prima è quella di rappresentare in sè una sorta di parabola a tutti gli effetti cristiana (peccato, mancata redenzione, inferno): ma difficilmente un film del genere, in cui orge, perdizione, carnalità trionfano con compiaciuto gusto dall'inizio alla fine della storia, senza traccia alcuna di pentimento o di senso di colpa, potrebbe essere apprezzato da uno spettatore di profondo spirito religioso. La seconda particolarità è invece l'eterogeneità dello sviluppo della trama: la pellicola comincia quasi come un porno, poi si butta nel filone conventuale (parallelo al decamerotico, in quel momento popolarissimo) e infine degenera nel trash più assurdo, illogico e tirato via, aperto e chiuso da due scene d'azione girate in maniera - a voler essere gentili - approssimativa. Ai limiti di Bergonzelli si aggiungono comunque quelle dei suoi attori, non eccelsi (Magda Konopka è il nome maggiore), in un prodotto che accosta con giustezza forma e contenuto: mediocri entrambi. 2,5/10.
Una ragazza di facili costumi, convinta di essere stata graziata dal Signore, si ritira in convento. Ma anche lì dentro non le occorre molto tempo prima di rivelare la sua natura 'carnale'.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta