Trama
Di origini pugliesi, il trentenne Angelo (Lorenzo Flaherty) si è trasferito a Milano dove esercita la sua professione di ragioniere. Dapprima reticente, Angelo si è ritrovato a gestire gli affari illeciti e su scala mondiale di una società formata dalle maggiori organizzazioni criminali italiane. Con il passare del tempo, Angelo comincia a provare l'ebbrezza garantita dalla sua nuova posizione di potere e, nel tentativo di consolidare maggiormente la sua posizione, non esita a oltrepassare i propri limiti, mettendo in serio pericolo la propria esistenza.
Note
Muovendosi più dalle parti del crime americano fumettaro che da quelle del mafia movie nostrano, una pistolettata dopo l’altra ma senza bagni di sangue, il racconto si snoda in mezzo mondo, dalla Florida alla Colombia alla Tunisia, passando per i Balcani, sfruttando le location di Puglia e Basilicata e un diluvio di didascalie. Il risultato è volutamente eccessivo e caricaturale, senza preoccuparsi della credibilità, col taglio rapido del videoclip e le abbuffate di split screen. E il cast ci mette del suo, a cominciare da Ernesto Mahieux in strepitoso caschetto biondo alla Carmen Villani e zoccoletti in legno da samurai; il guappo Ciro Petrone memore di Gomorra e l’imprescindibile Tony Sperandeo, boss da prima serata. Adattamento dell'omonimo romanzo di Donald Vergari.
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