Leo, architetto italiano, è emigrato a Dublino dove vive con la moglie Megan, un'artista di successo. La notizia della morte dello zio Domenico, un monsignore molto potente, spinge Leo a tornare insieme alla moglie in Puglia, al paese natio, con l'intenzione di vendere al fratello Nicola, divenuto prete, l'antico palazzo di famiglia che ha ereditato. Il fascino che il posto esercita su entrambi convince però la coppia a rimanervi per tutta l'estate e a trasferirsi nella residenza dopo averla restaurata. Durante le ore più calde della giornata, mentre si ritrova sola in casa, Megan comincia però ad avvertire misteriose presenze che la portano alla scoperta di un vecchio mistero irrisolto, legato alla famiglia di Leo e alla storia dell'intero paese.
il regista è talentuoso con la narrazione per immagini, scenografie,ambientazioni suggestive, ecc,. forse lento e caotico nella dinamica narrativa, ma la cosa difficile da accettare è l'antipatia che suscita la protagonista, una sorta di Catherine Deneuve albina piuttosto isterica e psicolabile che disprezza i costumi sociali locali
Leo (Pietro Ragusa) e Megan (Fiona Glascott) sono una giovane coppia sposata senza figli, che vivono da anni a Dublino. Leo deve tornare in Puglia, nel suo paese di origine, per via di una eredità. Suo zio Domenico (Salvatore Lazzaro), monsignore in aria di santità, è morto e Leo deve sistemare le questioni burrocratiche legate alla successione della casa natale. Megan… leggi tutto
Quando le cose e le persone smettono di proiettare la propria ombra, i morti cercano i vivi e li assediano negli anfratti della città deserta. Nella Puglia assolata allo zenith, la straniera Megan irride la tradizione popolare come superstizione. Non cerca riparo dalla calura che fiacca la mente, piuttosto si lascia sedurre dalla grande casa patronale affogata nella luce piena del mezzogiorno.… leggi tutto
Leo (Pietro Ragusa) e Megan (Fiona Glascott) sono una giovane coppia sposata senza figli, che vivono da anni a Dublino. Leo deve tornare in Puglia, nel suo paese di origine, per via di una eredità. Suo zio Domenico (Salvatore Lazzaro), monsignore in aria di santità, è morto e Leo deve sistemare le questioni burrocratiche legate alla successione della casa natale. Megan…
È di nuovo il cinema nordico - dopo il bell'exploit la settimana scorsa del norvegese In ordine di sparizione - ad attirare l'attenzione. Questa volta andiamo in Svezia, nella Stoccolma degli anni '80: a…
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Commenti (2) vedi tutti
Che brutto. Si salva solo Federico Castelluccio...Furio dei Soprano
commento di Pepsinail regista è talentuoso con la narrazione per immagini, scenografie,ambientazioni suggestive, ecc,. forse lento e caotico nella dinamica narrativa, ma la cosa difficile da accettare è l'antipatia che suscita la protagonista, una sorta di Catherine Deneuve albina piuttosto isterica e psicolabile che disprezza i costumi sociali locali
commento di Maciknight