Regia di Maria Sole Tognazzi vedi scheda film
Irene è una donna single ultraquarantenne che lavora come "ispettrice alberghiera" muovendosi fra strutture lussuose in diverse nazioni, ma soffrendo una sostanziale solitudine a livello affettivo e anche una certa aridità nei rapporti con le persone più care come la famiglia della sorella. L'incontro con una intellettuale anticonformista in un hotel di Berlino le darà una prospettiva differente da cui guardare le cose.
Maria Sole Tognazzi prosegue la sua carriera di regista avvalendosi di un copione scritto in collaborazione con Ivan Cotroneo e Francesca Marciano. E' un ritratto di donna sola girato con una sensibilità tutta femminile che mette al centro della sua analisi la precarietà e l'incertezza dei sentimenti di una generazione di quarantenni ancora immaturi, memore della lezione di un Gabriele Muccino e del suo Ultimo bacio, con una presenza non casuale di Stefano Accorsi nel ruolo dell'ex-fidanzato di Irene. Margherita Buy è un'attrice dal talento collaudato ed è sempre molto precisa e intelligente nel restituire il vissuto e le emozioni del personaggio; l'unica riserva che si può esprimere è che si è specializzata un pò troppo in ruoli di donna ansiosa e nevrotica, tanto che anche questo personaggio finisce per assomigliare ad altri del suo repertorio. La sceneggiatura svolge un lavoro di introspezione abbastanza accurato, pur adagiandosi talvolta nel luogo comune, soprattutto nella scena del litigio con la sorella sul vestito da comprare, dove i dialoghi finiscono per scadere nella banalità. La Tognazzi possiede un gusto per l'immagine spesso raffinato e sa avvalersi con efficacia delle scenografie claustrofobiche dei vari hotel a 5 stelle, nonchè di una Roma insolita, ma il racconto risulta un pò disorganico e la progressione narrativa risente di alcune digressioni non necessarie, così come il finale aperto risulta un pò accomodante. Nel cast, bene anche Stefano Accorsi nel ruolo che risulta un prolungamento del suo personaggio nel citato film di Muccino, abbastanza sensibili le prove di Fabrizia Sacchi e Gianmarco Tognazzi e un'ottima partecipazione straordinaria della musa di Mike Leigh Lesley Manville.
voto 6/10
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