Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film
Buon film di Zemeckis ,con un'ottima interpretazione di Denzel Waschington
Whip Whitaker è un pilota di linea, alcolista. Dopo una notte di sesso, vodka e di scarso sonno, consumata con una giovane e avvenente hostess, il comandante, per smaltire velocemente la sbornia, inala con candore criminale, della cocaina e s'imbarca sul volo SouthJet 227 per Atlanta, affiancato da un primo ufficiale, diligente e pignolo, che si avvede subito della condizione del pilota. Un improvviso cedimento strutturale, causa un pericoloso intoppo all'aereo e costringe Whitaker ad una manovra di emergenza spericolatissima,che tuttavia ,va a buon fine e Whip ,salva novantasei persone, perdendone però sei.In prima batttuta viene considerato eroe per i "mass media" e per l'opinione pubblica, ma i nodi,prima o poi vengono al pettine e dovrà dar conto delle sue azioni alle autorità aviarie.Se da una parte le indagini confermeranno la causa meccanica escludendo l'errore umano,che ha provocato la tragedia, dall'altra tradiranno il segreto di Whip Whitaker,lui stesso pur potendosi salvare in tribunale,grazie ad uno scaltro avvocato,stanco delle proprie impudenti menzogne,ammette finalmente, in uno scatto di onestà e lealtà,la sua colpa e le sue debolezze,assumendosene le relative e gravissime responsabilità e conseguenze.
Zemeckis il regista gira questo Flight, primo film degno di nota da un decennio a questa parte,Le tecniche di ripresa sono raffinate e si basano sull'utilizzo di minuscole cineprese digitali di nuova generazione,cosiddette "red epic"ci sono anche delle spettacolari sequenze aeree.Per il resto, la confezione è elegante, ma ordinaria.
Denzel Washington,per la prima volta diretto da questo regista,se la cava egregiamente,interpretando un antieroe carismatico, ma al contempo irritante, il suo personaggio è molto incisivo ed espressivo,offrendo una bella e assortita gamma di sfaccettature caratteriali,passando dalla baldanza superficiale,al decisionismo pragmatico,per finire con la riflessione esistenziale.
Il film è realistico e valido, anche se concede troppo alla retorica della "redenzione"in una chiave di lettura tipicamente "americana"
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