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Flight

Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film

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La recensione su Flight

di supadany
9 stelle

Ritrovare dopo parecchi anni Robert Zemeckis alle prese con un soggetto “in carne ed ossa” è un vero piacere cinematografico e ritornando, mi spiace ma non posso fare altrimenti, alle sue avventure nell’universo della “motion capture”, ciò fa ancora adesso di più pensare che non abbia utilizzato al meglio il suo (prezioso) tempo.

Whip Whitaker (Denzel Washington) è un pilota di aerei esperto, ma con gravi problemi di alcolismo e droga sulle spalle.

Così il giorno che si ritrova alle prese durante un volo con un grave guasto riesce nell’impresa di compiere un atterraggio di fortuna salvando gran parte dei presenti a bordo, diventando in un primo momento un vero e proprio eroe, ma con alle spalle una pericolosa zona d’ombra.

L’indagine a riguardo fa il suo corso, l’avvocato Hugh Lang (Don Cheadle) sa come muoversi per far uscire Whip pulito, ma quest’ultimo, con i suoi problemi d’alcolismo, rimane una vera e propria mina vagante ed ingestibile.

 

 

Classico film robusto finanche nel midollo, come negli States se ne fanno sempre di meno (un altro esempio recente è “Argo”, 2012), e come una volta invece se ne facevano parecchi, pellicola che coltiva il gusto del racconto e che sa spaziare in frangenti anche molto diversi fornendo uno spettacolo completo.

Tutto ruota attorno alla figura di Whip e Denzel Washington ha le spalle sufficientemente larghe per rendere al meglio questo personaggio non banale, con le sue pericolose zone d’ombra.

Le fondamenta alla base sono solide, e nella storia si registrano parecchi dialoghi ficcanti e brillanti (di tenori anche molto distanti tra loro), considerazioni etiche (la condotta di Whip è profondamente sbagliata, ma le sue decisioni in volo impossibili da eguagliare per efficacia, è giusto condannarlo? Ma lo è altrettanto alterare la verità?), aggiramento della legge (l’avvocato del pilota dice che i suoi clienti non finiscono mai in prigione, un modo per salvarli lo trova sempre) e si vivono i momenti del più tipico “scarica barile” quando si palesano le conseguenze economiche dell’incidente.

Altri pregi sono indubbiamente il serrato montaggio della prima mezz’ora, che risulta essere semplicemente sbalorditivo (spaziando su di un doppio canale e tutta la parte destinata al disastro è fenomenale), l’inserimento di alcuni spezzoni di alleggerimento (il pusher d’alto bordo interpretato da John Goodman è a dir poco spiazzante e grottesco), il rapporto impossibile tra Whip e Nicole (Kelly Reilly) e quindi la descrizione del problema dell’alcolismo.

Quest’ultimo è affrontato in vario modo e per lunga parte del film, descrivendo le difficoltà nell’accettare di avere un problema, la debolezza che lo stesso provoca (in tal senso un’altra scena stupenda è quella della notte insonne di Whip prima dell’interrogatorio decisivo con quella bottiglietta afferrata da una mano proveniente da fuori campo dopo i dubbi del caso) senza trascurare il peso della menzogna (anche verso se stessi), l’arte dell’inganno ed ovviamente un carattere che può essere anche impossibile da gestire.

Bella anche la parte finale, che se da un lato sa far prevalere il senso di giustizia (immancabile), dall’altro riesce ad arrivarci attraverso un percorso credibile e con conseguenze importanti (per un peccato da espiare c’è la consapevolezza di poter riavvicinarsi alla vita ed agli affetti).

Per finire la colonna sonora accompagna con stile gli umori, grazie alle note di Alan Silvestri ed una manciata di grandi tracce rock fa il resto.

Per chi scrive quindi si tratta di un’opera imperdibile, ricca di qualità, un ritorno in grande stile al cinema “vero” di un regista enorme, e non mi riferisco certo alla stazza, qual’è Robert Zemeckis.

Bentornato.

 

Robert Zemeckis

E' un enorme piacere vederlo all'opera con un film vero e proprio.

Eccezionale soprattutto nella prima mezz'ora, ma anche dopo riesce a tenere sempre tempi perfetti pur all'interno di un contesto mutevole.

Denzel Washington

Valore determinante per la riuscita totale del film.

Pochi attori sarebbero stati in grado di compiere un'interpretazione del genere con un personaggio spesso respingente chiamato a prendersi sempre la scena.

Strepitoso.

Melissa Leo

Ruolo di secondo piano, ma nell'unico spezzone nel quale figura sa essere precisa.

Più che sufficiente.

James Badge Dale

Protagonista di una scena forte e ben scritta.

Comparsata ben fatta.

John Goodman

Scheggia impazzita che irrompe in scena due volte sempre con gran effetto.

Soprattutto la seconda è indimenticabile.

Don Cheadle

Sempre puntuale e preciso.

Discreto.

Kelly Reilly

Bel ruolo, piuttosto ordinario nello sviluppo, ma determinante nell'ecocomia dell'opera.

Lei fa una buona figura ed è un pò la sorpresa del film.

All'altezza.

Bruce Greenwood

Riesce senzza troppe difficoltà ad essere discreto nei modi e nella presenza.

Sicuro.

Nadine Velazquez

Nei panni di un membro dell'equipaggio di volo e presente durante un'inizio piccante ed esagitato.

Tamara Tunie

Nei panni di un membro dell'equipaggio di volo che tornerà ad avere a che fare con Whip in una bella scena.

Più che sufficiente.

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