Regia di Shane Black vedi scheda film
Da un po' di tempo preda di crisi di panico, lo scienziato miliardario Tony Stark sfoga le sue paranoie costruendo decine di armature di Iron Man e provocando così la comprensibile preoccupazione della fidanzata Pepper Potts. La minaccia di un nuovo terribile villain, l'esotico terrorista denominato Il Mandarino, spingerà l'Uomo di Ferro a tornare in azione e a scoprire l'esistenza di un pericoloso piano per il dominio del pianeta.
Shane Black sostituisce Jon Favreau (qui comunque presente da attore nel piccolo ruolo di Happy Hogan) alla regia del terzo episodio della saga di Iron Man, senza tuttavia riuscire a risollevare le sorti di una serie invero mai di fatto convincente. Robert Downey, al solito, mette tanta ironia nella caratterizzazione del personaggio Marvel, ma è anche l'unico reale motivo di interesse di un film che si avvita nella spirale di un confuso coacervo di teorie complottiste. In un prevedibile profluvio di effetti speciali e tra battute e gag più o meno riuscite (spassosa la "rilettura" del personaggio del Mandarino), la pellicola arranca pesantemente verso il sospirato "The End", costituendo tuttavia motivo d'interesse per i fan del supereroe in armatura.
Mediocre: 5/10.
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