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Iron Man 3

Regia di Shane Black vedi scheda film

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Lord Holy

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La recensione su Iron Man 3

di Lord Holy
6 stelle

Una premessa necessaria è: si consiglia la visione degli episodi della saga in sequenza, osservando l'ordine di uscita, perché gli eventi precedenti sono sovente citati nei successivi. Meglio è forse riassumere le tante puntate del crossover.

In principio era Iron Man (2008), seguito a ruota da L'incredibile Hulk (2008). Poi fu la volta di Iron Man 2 (2010). Ulteriori passi si compirono in Thor (2011) e in Captain America - Il primo Vendicatore (2011). Il cerchio della cosiddetta Fase Uno, la "realistica", si chiuse infine con The Avengers (2012). Quello in oggetto, ossia Iron Man 3 (2013), inaugura la Fase Due, la "cosmica", che ha in serbo anche Thor - Il Mondo delle Tenebre (2013), Captain America - Il Soldato d'Inverno (2014), I Guardiani della Galassia (2014) e a conclusione The Avengers 2 (2015). In futuro chissà. I piani sono al momento nebulosi circa la Fase Tre, la "magica", avviata probabilmente da Ant-Man (2015), ma con il Doctor Strange tuttora in cantiere e l'ipotesi di un Iron Man 4 nel limbo.

Terminate le doverose puntualizzazioni iniziali, posso ora tornare al terzo (e ultimo?) capitolo della serie incentrata sull'uomo di ferro, il settimo atto nel suddetto Marvel Cinematic Universe. Celare la parziale disillusione delle mie attese sarebbe alquanto ipocrita. Non che sia brutto, intendiamoci, dato che ne riconosco un discreto valore. Soltanto non è come credevo che fosse, tradendo le sue immense potenzialità per adagiarsi su un livello più modesto. Dubito che tutte le colpe siano da imputare al semplice passaggio di consegne in cabina di regia, da Jon Favreau a Shane Black (il quale veste pure i panni di sceneggiatore), dato che gli antecedenti non erano esenti da difetti. Tuttavia potrei naturalmente sbagliarmi.

La trama manca di un adeguato pathos. L'aver così esaltato la componente ironica, infatti, toglie purtroppo respiro epico alle vicende. Robert Downey Jr. (Tony Stark / Iron Man) e Gwyneth Paltrow (Virginia "Pepper" Potts) funzionano ancora bene, eppure il contesto non è all'altezza. Per quale ragione chiamare un cast di alto profilo e dilapidarne in malo modo il talento? Don Cheadle (Col. James "Rhodey" Rhodes / Iron Patriot) è abbastanza sacrificato nell'inutilità. Rebecca Hall (Dott.ssa Maya Hansen) non è valorizzata come avrebbe meritato. Guy Pearce (Aldrich Killian) è il solo posto nelle condizioni di conferire spessore al suo ruolo, scongiurandone il fallimento. Ben Kingsley (Mandarino) merita invece una breve digressione. L'attore incarna alla perfezione il personaggio nella prima parte, ante "colpo di scena", in un'interpretazione in sé impeccabile, che avrebbe senza dubbio rispettato quello dei fumetti. Dico questo perché, dopo essermi informato, da "puritano" non posso non sbottare nei confronti dello stravolgimento subito nella sua trasposizione. Una simile nemesi avrebbe meritato ben diversa sorte. Detesto quando non si è fedeli alla fonte d'ispirazione, soprattutto quando essa si rivela migliore. Rinunziare alla sua figura carismatica è stata una pessima mossa, secondo me. L'innata empatia della coppia protagonista salva comunque baracca e burattini.

Un aspetto per fortuna sorprende in positivo: la colonna sonora. Brian Tyler firma un lavoro onesto, che adempie al suo ruolo senza sbavature, in una composizione che si lascia apprezzare nell'accompagnare le immagini. Scontata, al contrario, era la qualità degli effetti speciali. E non si resta delusi. Le (poche) scene d'azione vere e proprie sono quantomeno appaganti visivamente. Ecco, a tal proposito spiace l'assenza di enfasi nei riguardi della/e armatura/e. Capisco l'intenzione di voler risaltare l'uomo, pensiero culminato nel posticcio finale che quasi rasenta il sapore testamentario (e un dettaglio mi pare sovvertire la coerenza con quanto narrato negli altri film), ma a mio avviso una siffatta scelta rischia di minare l'imprescindibile fattore di spettacolarità che ci si attende da simili opere d'intrattenimento.

Meno coinvolgente del previsto, colpa – ripeto – la dilagante comicità (volontaria, questo bisogna ammetterlo) che sminuisce i contenuti e induce a non considerare seriamente manco i frangenti più drammatici, è a mezza via fra la risicata sufficienza di Iron Man 2 (stavolta si ha un intreccio degno di essere definito tale, pur percorrendo strade che non condivido) e la squisita bontà di Iron Man (esaurita e smarrita ne è ormai la spumeggiante originalità). Voto: 3,5/5. Immancabile la scena post titoli di coda, sebbene sia la più inutile mai mostrata finora.

Sulla trama

Dopo la missione Avengers, Tony Stark sembra non aver superato alcuni traumi emotivi: difatti al solo pensiero dell'epica battaglia a fianco di Captain America, Thor e Hulk, egli viene scosso da acutissime crisi di panico. Nel frattempo i cittadini americani sono profondamente turbati da una losca figura con le sembianze di un santone cinese: questo misterioso personaggio afferma di essere l'autore di devastanti attentati e la sua organizzazione terroristica dichiara di avere come scopo primario la distruzione degli USA. Ma chi è veramente questo nuovo nemico? E Tony Stark riuscirà ad affrontare i fantasmi del proprio passato?

Sulla colonna sonora

Non mi aspettavo un risultato così appagante, superiore alla media dei film targati Marvel Studios. Sì, in realtà la colonna sonora di Patrick Doyle per Thor rimane saldamente in testa, inarrivabile, ma onore al merito di Brian Tyler per il suo sforzo affatto disprezzabile. Può ambire almeno al terzo posto (onde decidere, dovrei riascoltare le musiche di Craig Armstrong per L'incredibile Hulk e di Alan Silvestri per The Avengers). Da notare certi contributi famosi, tipo Blue degli Eiffel 65.

Cosa cambierei

Meglio sarebbe stato attenersi al Mandarino dei fumetti. Il racconto ne avrebbe tratto giovamento.

Su Shane Black

Una direzione e una scrittura che prediligono, ergo sbilanciano, i toni da commedia. Coi pro e contro del caso.

Su Robert Downey jr.

Ma è Robert Downey Jr. ad essere Tony Stark / Iron Man, oppure il viceversa?

Su Gwyneth Paltrow

Virginia "Pepper" Potts. Sempre un piacere.

Su Ben Kingsley

Il Mandarino, leader dell'organizzazione terroristica I Dieci Anelli. Sprecato.

Su Guy Pearce

Aldrich Killian, l'artefice del virus Extremis. Impegnato.

Su Don Cheadle

Col. James "Rhodey" Rhodes / Iron Patriot, il miglior amico di Stark. Buono.

Su Rebecca Hall

La botanica Dott.ssa Maya Hansen. Discreta.

Su Jon Favreau

Happy Hogan, ex guardia del corpo e chauffeur di Tony Stark. Regista dei primi due capitoli della trilogia.

Su Stephanie Szostak

Ellen Brandt, l'assassina sfregiata.

Su James Badge Dale

Eric Savin, lo scagnozzo di Killian.

Su Ty Simpkins

Il bambino Harley.

Su William Sadler

Presidente Ellis.

Su Paul Bettany

Voce di J.A.R.V.I.S., ma non nel doppiaggio italiano.

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