Regia di George Cukor vedi scheda film
Bel cinema hollywoodiano del tempo che fu. Cukor dirige un film agile e vitale, ben recitato da tutti, che unisce con successo e senza il minimo stridore il registro di commedia e quello drammatico, che si intercalano durante tutta l'opera. In complesso, comunque, esso lascia dentro una piacevole sensazione di buon umore. Katherine Hepburn è quasi la protagonista di questo film molto popolato, e dimostra tutte le doti di attrice e futura diva. Ha il volto leggermente più paffutello di quello che avrebbe avuto in seguito, e secondo me il suo aspetto ci guadagna. Il film comunque è popolato da numerosi personaggi, che ruotano attorno alle quattro sorelle in età da marito. I dialoghi sono veloci e vivaci, ma è tutto il ritmo ad essere spedito.
I temi che compaiono nell'opera sono quelli della famiglia unita e della solidarietà tra i suoi membri, dove ognuno è capace di sacrificarsi per gli altri. Un altro tema è quello dell'inevitabile confronto col dolore, che nessuno vuole ma che fa maturare le persone. L'esperienza con gli uomini di Jo è poi un interessante spaccato di vita sentimentale femminile: i motivi per cui ella rifiuta Lawrence andrebbero a lungo discussi, senza riuscire a trovare una risposta chiara. Essa risiede forse tra le pieghe e nella divisione dell'animo femminile. Almeno, tuttavia, la ragazza riesce a rifare chiarezza dentro di sé e a metabolizzare bene l'errore commesso.
Secondo me questo film è migliore di diversi altri di Cukor che vengono dai più considerati i suoi capolavori. E' comunque una pellicola praticamente per tutti i gusti. Bella la gag finale del professore che, innamorato cotto di Jo, entra in casa dimenticando l'ombrello aperto.
PS: io non ho letto il romanzo. C'è qualcuno che sa dirmi se il patriottismo e il tema della guerra civile è preso da esso, oppure è un'aggiunta cinematografica?
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