Regia di Terrence Malick vedi scheda film
Altro film di Malick dopo The tree of life, e in pratica dovrei riprendere quella recensione e riscriverla pari pari, abbassando un po’ il voto, magari, che qua direi tra il 6 e il 7. Anche qua, riconosco che molti ne penseranno male, fino al bidone. Anche qua, come là, cosa curiosa, i due protagonisti sono dei deficienti. Lei, la bella e bravissima Olga Kurylenko, è innamorata (pensa, e dice, soprattutto dice) pazzamente di lui, Ben Affleck, mentre al massimo è una cotta adolescenziale. Vanno a vivere assieme, si mollano, si riprendono, si sposano pure, fino alla rottura definitiva. Ben Affleck che poi ha una relazione con la bella Rachel McAdams, piace a tutte anche se nel film è praticamente muto e lesso come non mai; non ci fa una bella figura, e cosa voglia, nel film, non è ben chiaro, e non lo sa neanche lui. A tutto ciò, fa sfondo la crisi mistica del prete Javier Bardem. Il tutto è raccontato alla Malick: pochissime parole, tante immagini potenti, musiche in primo piano, una regia mostruosa, un lavoro di montaggio da esempio della perfezione. Ma pure, come l’altro film, anche momenti di noia, per questo ennesimo stream of consciousness, stavolta con basi autobiografiche, del regista, che si vede che ci teneva a farci sapere la propria insignificante (in questo caso) vicenda. Difficile consigliare questo film, che poi è soprattutto un’opera d’arte, anche se minore. Anche questo un flop ai botteghini, non sono questi i film richiesti dalla grande massa degli spettatori, giusto o sbagliato che sia.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta