A Roma una giovane donna (Femi Benussi), dopo aver ereditato la pensione gestita dalla zia appena assassinata (Françoise Prévost), si ritrova coinvolta suo malgrado nel furto di alcuni preziosi diamanti, dal valore di due miliardi di lire. Oltre a doverne rispondere alla polizia, la ragazza si ritrova a dover subire gli interrogatori di una banda di impacciati malviventi, a cui i diamanti sono stati trafugati.
Il modello di ispirazione sta tra I soliti ignoti e La pantera rosa: ma la sceneggiatura è di Piero Regnoli e la regia di Tiziano Longo. La Benussi, nel ruolo principale, è fuori parte e affiancargli Gianni Macchia (che sembra divertirsi un sacco e prendere poco sul serio il ruolo) non ha giovato al ritmo (poco) giallo (molto) rosa.
Tiziano Longo è stato una fra le tante meteore che hanno attraversato quasi senza lasciare alcuna traccia il cinema italiano degli anni Settanta; il suo cinema stantio, di pochissime pretese e visibilmente realizzato con due soldi e ancor meno idee è emblematico di quel periodo, durante il quale il 'genere' ebbe i suoi ultimi sussulti degni di nota (per poi spegnersi miserabilmente nella… leggi tutto
Tiziano Longo è stato una fra le tante meteore che hanno attraversato quasi senza lasciare alcuna traccia il cinema italiano degli anni Settanta; il suo cinema stantio, di pochissime pretese e visibilmente realizzato con due soldi e ancor meno idee è emblematico di quel periodo, durante il quale il 'genere' ebbe i suoi ultimi sussulti degni di nota (per poi spegnersi miserabilmente nella…
"Misterioso film di Tiziano Longo" scriveva Marco Giusti nella prima edizione del suo Dizionario dei film italiani STRACULT. Successivamente trovò la luce in dvd per CineKult... e sarebbe stato meglio se fosse rimasto nell'oblio. O almeno che ci avvisassero in copertina: "Distribuito a solo scopo filologico". Invece no, scrivono sul retro: "Una ricercatzza del cinema bis, finalmente recuperata…
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Il modello di ispirazione sta tra I soliti ignoti e La pantera rosa: ma la sceneggiatura è di Piero Regnoli e la regia di Tiziano Longo. La Benussi, nel ruolo principale, è fuori parte e affiancargli Gianni Macchia (che sembra divertirsi un sacco e prendere poco sul serio il ruolo) non ha giovato al ritmo (poco) giallo (molto) rosa.
commento di undying