Regia di Maja Milos vedi scheda film
Serbia, oggi. Jasna ha 16 anni, una famiglia afflitta dal cancro del padre e in crisi economica, la voglia di non vedere, di dimenticare e dimenticarsi, di essere come i suoi coetanei: ovvero mero corpo in eterno stato d’ebbrezza, addobbato di kitsch ed esposto al desiderio sessuale degli altri. Così, per cancellare lo squallore della periferia di Belgrado, per cercare solo il cieco piacere, l’adolescente filtra la realtà con la camera del proprio cellulare, riprendendo continuamente ogni cosa, dando la medesima forma amorale al quotidiano e all’osceno, appiattendo tutto all’immagine, al semplice prodotto di consumo, per avvicinarla alla materia di cui sono fatti i sogni. Astratti. Digitali. Come gli americani Spring Breakers, Project X, Bling Ring, Clip è un film sul rapporto alienato tra l’aridità della realtà e un immaginario alla mercé dittatoriale del godimento, fuor d’ogni valore morale. Se gli adolescenti attraversano il mondo come fosse un’immagine, serve intensità per sentire. Serve la degradazione sessuale. La violenza. L’umiliazione. La Milos guarda alle miserie di questa Serbia con quel realismo monotono e non giudicante tipico del cinema europeo oggi, dando lo stesso peso al sesso e all’abuso, a un intimo pianto, a un’umiliazione. Proprio come fa la sua protagonista con il cellulare. Il che ne farebbe un idiota film scandalo, solo gratuito ed esecrabile sfruttamento dell’abiezione, se tra le macerie non cercasse di costruire un grottesco, satirico e machista teen movie d’amour fou. Distribuito non tagliato. Vietato ai minori di 18 anni.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta