Regia di Christian Duguay vedi scheda film
Opera poderosa ma vuota, se ci si voglia trovare l'infanzia del genio del male. Fuor dal fatto che il padre fosse lo zio della madre e che lui, Adolf, seviziò psicologicamente e fisicamente la figlia della sua sorellastra, fino a spingerla al suicidio. Ricostruzione pedissequa senza slanci o intuizioni o squarci di verità. Di certo rimane la banalità di uno psicopatico alla conquista del potere. La cosa più bella alla fine resta l'epigrafe iniziale, di Edmund Burke, già critico inglese della Rivoluzione Francese: "La sola cosa necessaria affinchè il male trionfi è che gli uomini buoni non facciano nulla".
Tempi straordinari richiedono misure straordinarie. Ed il Parlamento tedsco appare, dopo l'incendio del palazzo del Reichstag, non adeguato ad uno psicopatico. Il resto è manfrina e folle caricatura.
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