Regia di Harmony Korine vedi scheda film
Korine sguazza nel vuoto esistenziale riempiendolo di colori e musica. Oltre questa superficie attraente il dubbio sui contenuti e sul messaggio d'autore rimane.
Nel solco del vuoto giovanile nella nostra società Korine semina con il talento visivo ma non raccoglie tutto quello che potrebbe. Poco male comunque: l'opera è programmatica e girata bene denotando una cura realizzativa notevole, impallata però nel messaggio d'autore (fin troppo ovvio) preferendo l'impatto shock all'approfondimento. L'impatto del Niente, del disimpegno totale, della fine. Il pessimismo è al top e se all'apparenza i contenuti sembrano forti, si poteva (e si doveva) andare oltre con il sesso e lo sgradevole (troppi corpi perfetti, poco sporco e poca libido animalesca), sfruttando l'idea straniante del cast (star da serie TV per ragazzi...) e il potere ipnotico della messinscena. Sping Breakers è l'ennesimo rito tribale sulla fine della società americana/occidentale, incompleto ma almeno veloce (95 min) e senza eccessivi moralismi e lezioncine nel suo abito ruffianamente alla moda.
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