Regia di Harmony Korine vedi scheda film
Il cinema di Korine è del tipo “prendere o lasciare”, le mezze misure non albergano dalle sue parti, per cui anche, se non soprattutto, questo suo ultimo lavoro è di quelli destinati a dividere anche in maniera estrema, d’altronde il suo stile è tale.
E non bastano certo quattro cheerleaders, pescate anche con saggia sagacia (due disneyane doc e per la sua donna il regista riserva una parte che almeno fino a ¾ film è la più estrema, sadico!!), ed un attore popolare, James Franco che si trova a suo agio sia nei blockbuster che nei film più anticonvenzionali ed estremi (e per questo è uno degli attori da tenere d’occhio a 360°), che però da noi stentano ad arrivare, per far pensare, se non allo spettatore solleticato dalla provocante locandina (che ha aiutato a trovare il suo pubblico nei nostri superficiali lidi), che il film in oggetto possa essere ammorbito.
Anzi, la loro presenza viene sfruttata a puntino per essere ancora più provocatorio.
Cotty (Rachel Korine), Candy (Vanessa Hudgens) e Brit (Ashely Benson) rapinano un fast food per pagarsi la loro “spring breakers” alla quale partecipa anche la più puritana Faith (Selena Gomez).
Ma ben presto vengono arrestate e solo grazie all’intervento di “Alien” (James Franco) vengono liberate, però quest’ultimo le coinvolge in traffici pericolosi che le ragazze affronteranno in maniera diversa, anche perché il gioco si fa serio, ma per alcune il tutto diventa ancora più elettrizzante.
Korine fagocita di tutto e lo ributta fuori shakerato, tra un’estetica pop a tratti allarmante, momenti dilanianti da puro trip mentale che lasciano anche tramortiti (vedi oltre a tante riflessioni ripetute anche la canzone di Britney Spears con immagini a corredo stranianti) ed anche rappresentazioni incredibili.
In quest’ultimo campo è sorprendente la ripresa della rapina, vista dall’esterno direttamente dalla macchina che segue le ragazze per aspettarle all’uscita, ma anche la rappresentazione mixata delle gesta delle ragazze insieme ad “Alien” (un nome, un programma) è altrettanto meritevole.
Per il resto è tutto molto spiazzante, decisamente sopra le righe (ma non in maniera banale, o almeno non con costanza), le immagini ti prendono e ti continuano a sollecitare in continui modi diversi, ribaltando con prepotenza lo stato d’animo dello spettatore.
Ed anche il finale, con una soluzione imprevista (la rapida uscita di scena di chi non ti aspetteresti durante l’assalto) e fantascientifica, è un modo originale ed impervio per offrire una chiusura personale e autoriale che per l’ennesima volta nel film si fa un baffo di ogni regola o consuetudine che sia.
Così rimane un film contro il quale si può avanzare qualunque critica (in effetti se si vuole si può apostrofare il tutto con due righe irriguardose), ma è soprattutto un oggetto che veleggia in un universo tutto suo e che per questo, pur non essendo a mio avviso un capolavoro, merita grande considerazione.
Spring breakers forever!
P.S.
Per quale diavolo di motivo non mi è mai capitata una vancanza del genere (anche se a Ibiza, arresto a parte, qualche anno fa non ci sono andato molto lontano …).
Frulla di tutto, parte da una base banalissima, ma poi ne tira fuori soluzioni e spunti che spiazzano continuamente.
Come sempre difficile da decifrare, ma, a mio avviso, ben venga.
Disturbante, il (suo) mondo Disney è lontanissimo.
Brava.
Eclettico, qui nella versione più deviante e fuori dal coro che poi non rinnega, purtroppo solo i suoi film più commerciali (nei quali comunque spesso e volentieri non passa inosservato) arrivano al pubblico, ma, come si può evincere dallo scorso numero di FilmTv, in realtà avrebbe parecchie chicche da recuperare girate ed interpretate negli ultimi due o tre anni.
L'anima più puritana, quando il gioco si fa duro, emerge la sua indole.
Discreta.
Mette in mostra un bel caratterino.
Bravina.
Nella prima parte il regista la sbatte in tutte le situazioni più difficili ed estreme (vedi la festa dove si alcolizza e si trova in mezzo ad una mandria di maschi ed una ragazza riversa accanto alla tavoletta del wc), rapporto decisamente sadico il loro.
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