Regia di Matthew Leutwyler vedi scheda film
Non sono mai stato un fan di Sampei e non ho mai avuto particolare confidenza con la pratica della pesca, ad ogni modo penso che questo non incida granché con la mia valutazione di questa produzione straight to video tratta da un presunto best-seller di cui non sospettavo l'esistenza. Il fatto è che "Il fiume della verità", nonostante l'insolita contestualizzazione, alla fine non è altro che il solito racconto di formazione, per altro nemmeno troppo credibile. Con questo intendo dire che scappare di casa e campare della propria arte - in questo caso la pesca di fiume con la lenza - non è proprio tutto rose e fiori come Matthew Leutwyler vorrebbe farci credere. Soprattutto se poi il finto ribelle si riconcilia col mondo e trova l'amore senza l'ombra di un compromesso o di una qualsivoglia rinuncia. Essenzialmente stucchevole ed ipocrita, lento e costantemente perso in sterili compiacimenti naturalisti, il film è illuminato dalla sola presenza di Amber Heard.
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