Regia di Sofia Coppola vedi scheda film
La didascalia che segue i titoli di testa ci avverte: il film è tratto da eventi realmente accaduti. Io trovo strano che nelle ville più esclusive della città degli angeli, dove vivono le star di Hollywood, gente come Orlando Bloom non abbia un sistema di allarme, o che la villa di Lindsay Lohan sia espugnabile con la facilità del giardinetto sotto casa e che Paris Hilton lasci sotto lo zerbino le chiavi della sua reggia. Saranno stranezze di gente a cui i troppi flash dei paparazzi e i soldi hanno dato alla testa? Fatto sta che l'ennesima bufala firmata da Sofia-figlia-di-papà-Coppola, la regista più pop che sia in circolazione, la Maria De Filippi della settima arte, racconta delle scorribande di quattro ragazze ventenni (più un ragazzetto mezzo sfigato) nelle ville di questa gentaglia straricca: per un'ora il film va avanti sempre con lo stesso schema: loro entrano in un'abitazione extralusso, portano via più griffe che possono, mettono le foto delle loro bravate su Facebook e se la godono. Ovvio che dopo un po' anche la sonnolenta polizia losangelina, che non è esattamente quella ultraefficientista e muscolare di Arma letale, mangia la foglia e i cinque finiscono con ben altri braccialetti ai polsi. Tutto qui? Sì, tutto qui. Non un accenno al perché di queste bravate, non il minimo sforzo di ricostruire il quadro sociologico, non una sola intuizione a livello visivo (la regia non c'è proprio: dal montaggio alla recitazione manca tutto). Letargico.
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