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Treno di notte per Lisbona

Regia di Bille August vedi scheda film

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La recensione su Treno di notte per Lisbona

di LAMPUR
4 stelle

Evviva il Festival della combinazione! Ce n'è per tutti i gusti in questo trenino rievocante pezzi di tramonto rivoluzionario portoghese, a cavallo degli anni settanta, contro il despota Salazar, tutto condito con flashbackes in salsa megliogioventuiana tra il melenso e l'alquanto stucchevole.

Una trasposizione letteraria di quelle che gridano vendetta, strizzata alla bell'e meglio per comodità cinematografica.

Si parte da Berna. Pedante e solitario professore di latino incoccia ragazzotta aspirante suicida a mezzo tuffo dal ponte, e la salva. Questa lo segue in classe poi gli lascia il cappottino con un libro in tasca e sparisce. Lui inizia a sbirciare tra le pagine, trova in città, alla prima botta, proprio la libreria che ha venduto quel libro, e dalle pagine - ma guarda un po' - spunta il biglietto di un treno per Lisbona che parte esattamente - ma ariguarda un po' - quindici minuti dopo e nel frattempo la voce over extra diegeticissima affastella perle e perline di filosofia che travolgono il nostro professore come nulla fino ad allora aveva mai intaccato la sua sensibilità, e si che non insegnava matematica attuariale Raimund, ma fior di filosofia greca e latina.

Vola alla stazione, forse pensando di trovare la ragazza, ma c'è solo il treno che sta partendo, in preda a chissà quali impulsi raptoidi sale e parte per l'avventura.

“Se possiamo vivere solo una piccola parte di ciò che è in noi, che ne è del resto?” (Parole di Amadeu dalle quali si comprende anche perché mollerà cosi facilmente l'amore folle della sua vita.. eh eh..)

Tralasciamo il resto - anche per non incorrere in eccessivi rischi spoiler - dove il nostro eroe, “noioso” professore separato, ricucirà le fila della Resistenza, troverà forse l'amore, ed un Io, finalmente interessante ed appassionato, gli si rivelerà luminoso attraverso le paginette di Amadeu de Almeida Prado.

Certo, “un giorno devi andare a Lisbona” è meno pretenzioso di Un giorno devi andare sul Rio delle Amazzoni, ma se tutti i pezzi del puzzle ti vengono immediatamente al pettine, guarda che bel libro ti esce fuori, e che bel filmetto subito a ruota... 

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