Trama
Raimund Gregorius (Jeremy Irons), professore svizzero, incontra una bella e misteriosa donna di origini portoghesi a Berna. Grazie a lei, scopre un affascinante libro scritto dallo scrittore portoghese Amadeu de Prado, che fa nascere in lui il desiderio di mettersi sulle tracce dell'autore a Lisbona. Comportandosi come un detective che mette insieme i pezzi di un puzzle che coinvolge intrighi politici ed emotivi, Raimund si ritroverà ad affrontare un excursus storico che, travalicando i confini del tempo e dello spazio, lo porterà a confrontarsi con il regime dittatoriale di Salazar negli anni Settanta e con il vero significato della sua vita.
Approfondimento
UNA STORIA DI FORMAZIONE
Pubblicato nel 2004, il romanzo Treno di notte per Lisbona di Pascal Mercier vende oltre 2 milioni di copie, rivelandosi uno dei maggiori successi della letteratura tedesca moderna. Tradotto in ben 15 differenti lingue, presenta una forte connotazione filosofica che, non ponendo alcuna difficoltà, diventa il motore catalizzatore per una trasposizione cinematografica incentrata sulla romantica ed originale storia di formazione. Immerso nella quotidianità del suo mondo, il professore Raimund Gregorius da un giorno all'altro decide - apparentemente senza un motivo particolare - di uscire dalla propria routine e di vivere la vita che fino a quel momento si era negato. Nel libro scritto dal lusitano Amadeu do Prado trasferisce il riflesso di ciò che lui stesso vorrebbe essere o fare, senza perdere mai di vista le proprie convinzioni: come scrive Mercier, Raimund rimane fedele a se stesso per diventare qualcun altro. Per Raiumund, il viaggio per Lisbona si trasforma nel simbolo del percorso che un uomo affronta per (ri)scoprire il vero significato della propria vita e prendere coscienza di sé.
LE LUCI DELLA STORIA
Oltre che dalla possibilità di ritrarre il viaggio interiore di Raimund alla scoperta di sé, il regista danese Bille August - in passato già regista di adattamenti letterali (La casa degli spiriti, Il senso di Smilla per la neve, I miserabili e Marie Krøyer) - è stato attratto dalla possibilità di raccontare un momento storico poco conosciuto e del tutto inedito al cinema: la Rivoluzione dei Garofani, cominciata in Portogallo sul finire degli anni Sessanta contro il regime dittatoriale e conclusasi con il colpo di stato militare del 1974. Si tratta per lo più di una storia quasi segreta, tanto che Raimund si rende conto ben presto di avere a che fare con un universo pieno di labirinti, popolato da strani e inaccessibili personaggi. Lentamente la sua ricerca di verità porta alla rivelazione di ogni segreto. Allo stesso modo, il film passa dall'oscurità alla luce, facendo della fotografia uno dei suoi punti forte. Giocando con il subconscio del pubblico, Bille August riveste di diverse tonalità l'opera. All'inizio del film, Raimund si trova nella grigia Svizzera, sotto i cieli piovosi di Berna, protetto dalla scoperta della verità. Nel momento in cui invece inizia il viaggio per Lisbona, grazie al ricorso a numerosi flashback, piomba nella parte più buia della storia del Portogallo, immerso in un mondo di ombre, misteri ed enigmi, per finire dall'essere avvolto da una verità illuminante. Metaforicamente, si passa dal buio dell'ignoranza ai bagliori della conoscenza e ciò viene evidenziato dalla luce che filtra dalle immagini.Anche la percezione spaziale di Raimund va incontro a un processo simile. Spazialmente confinato all'inizio del film in un appartamento piccolo o in un'aula scolastica le cui pareti sembrano soffocarlo, si ritrova semi-imprigionato nell'altrettanto claustrofobico spazio del treno per poi ritrovarsi nei grandi spazi aperti di Lisbona man mano che la storia va avanti.
CONTESTO STORICO
Nel 1926 in Portogallo un colpo di stato porta al potere una giunta militare che pone fine al breve periodo democratico del Paese. Nel 1933, Salazar estende il suo potere con una nuova costituzione e l'abolizione ufficiale del parlamento. Con l'applicazione di strumenti di censura alla stampa e forme di tortura nei confronti dei dissidenti, Salazar prova a creare un sistema governativo, noto con il nome di Quinta, autosufficiente, conservativo e senza influenze esterne. Come diretta conseguenza, solo gli esponenti dell'élite raggiungevano il potere e un terzo della popolazione rimaneva nella miseria e ignoranza. Una vasta rete di poliziotti appartenenti a cellule segrete vigilava affinché non si creassero movimenti clandestini, incoraggiando i cittadini a denunciare ogni attività sospetta. Da queste basi, dopo quasi 40 anni di dittatura e terrore, ha origine la Rivoluzione dei Garofani che, nel 1974, porta per la prima volta sindacati, generali e forze dell'ordine con forti idee politiche di sinistra a fornire pubbliche relazioni contro la condotta del regime e a formare il Movimento delle Forze Armate, in grado di porre fine allo stato di sottosviluppo della nazione.
Note
Tratto da un romanzo bestseller in Germania di Pascal Mercier e classica coproduzione all’europea con star internazionali chiamate a raccolta, inglese come unica lingua parlata in Svizzera e Portogallo, vicenda di risvegli esistenziali e amori rivoluzionari e seriose riflessioni in voce over. Treno di notte per Lisbona è anacronismo puro, insomma, contro il quale è persin spiacevole scagliarsi, tanto è evidente la natura in fonda innocua di questo bolso cinema d’autore ormai in via d’estinzione.
Trailer
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Commenti (10) vedi tutti
Intenso e struggente, ma anche esageratamente lento.
commento di ssiboniIspirato a un romanzo filosofico di successo mondiale, pubblicato nel 2004 - con lo pseudonimo di Pascal Mercier - da Peter Bieri, serissimo filosofo svizzero con studi a Berkeley e ad Harvard, e successiva cattedra ad Heildelberg.
leggi la recensione completa di laulillaUn bel film. Lento nella giusta maniera. Una storia avvincente. Ambientazioni splendide. Grandi attori.
commento di DelfinoDelfinoGuardo molti film. Amo il cinema d'autore. Ho visto naturalmente anche film brutti, ma uno noiao e insulso come questo non mi era mai capitato
commento di Anna1963Meglio del libro, che è troppo lento e indulge in Pessoa. Il film è un thriller intellettuale sullo sfondo della caduta del regime fascista in Portogallo. Questioni private ed eroismo. Il detective intellettuale cambia la sua vita dopo aver ricostruito la storia
commento di ENNAHBille August è un regista sopravvalutato che però vale davvero molto meno di quanto si potrebbe dedurre dando uno sguardo distratto alla sua carriera- Qui coinvolge pure un Jeremy Irons alle prese con un personaggio sgualcito e tristo, inerte e svagato almeno per buona parte della storia, che non riesce a rendere plausibile.
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792Bello, raccontato con la giusta calma e lentezza, ottimamente recitato, soprattutto da un eccellente Jeremy Irons, attore splendido che meriterebbe di essere utilizzato in misura maggiore. La sua bravura trabocca dallo schermo e inonda lo spettatore. Ma bravi tutti, con menzione speciale per la solita Charlotte Rampling e Martina Gedeck.
leggi la recensione completa di michemarL'inizio appare alquano pesante ma se si ha la pazienza di vederlo tutto è un film che arricchisce per il suo contenuto. Pregevole l'interpretazione del protagonista.
commento di UgoCatoneFilm che nonostante la presenza di ben 10 Attori di calibro dei quali ben 8 piu' conosciuti,la Pellicola proprio fa continuamente dormire e non offre spunti di riflessione.voto.1.
commento di chribio1MOLTO PARTICOLAREPER L'EPOCA L'AMBIENTE E IL MOMENTO STORICO A ME NON MOLTO NOTO.RICORDA IL GRANDE "IL SEGRETO NEI SUOI OCCHI".GRANDI LE INTERPRETAZIONI.
commento di fralle