Regia di Mikael Håfström vedi scheda film
Expendables 3 in incognito.
Si può dire inguardabile di un film?
Mannò, c'è di peggio.
Meriterebbe due stellette ma siccome stimo Sly&Arnold li penalizzo perchè invece di chiamare me alla scenaggiatura hanno utilizzato un dodicenne americano sotto crack. Ma svenuto. Oppure Carlitos Tevez dopo avergli fatto vedere Fuga Da Alcatraz. Oppure non so perchè senza dialoghi il film non sarebbe stato malaccio, ma al confronto la serie di Machete fa poesia.
Insomma, una cacata da mezzo megaton e la delusione è tanto più forte quanto il meglio della faccenda finisce dopo dieci minuti, col secondino minchione che trova la cella di Stallone vuota, a parte la Bibbia.
Fossi in voi lo perderei.
Stallone in galera, tutto gonfio di vene dopate, capelli tinti e faccia immobile. Una precognizione di Berlusconi? Mannò, uno scherzo: egli è lì per evadere. Quindi evade. Poi scrive libri sulle evasioni. Si capisce che lo fa di mestiere. Il mestiere gli fa guadagnare un pacco di soldi. A cosa servono tutti 'sti soldi se poi stai in galera? La domanda rimarrebbe sospesa se non conoscessimo Berlusconi: coi soldi in galera non ci vai proprio, ma nemmeno in fotografia o a visitare gli amici. Negli Usa la pensano diversamente, quindi finire in galera è una specie di sport. Non indaghiamo oltre: come farà il regista a infilare Schwartzenegger in questo film inutile come la filosofia inversa che gli dà origine? Ovviamente in galera. La galera, specie se di massima sicurezza, è un posto dove tipi duri ma leali, che incidentalmente hanno ammazzato, stuprato e torturato (a volte per divertimento) centinaia di persone, si trovano alle volte nel corso della loro vita per fare amicizia durante l'ora d'aria o la pausa pranzo (le quali durano talmente tanto che per progettare un'evasione impieghi tre o quattro pomeriggi). Le celle di isolamento servono per testare le vie di fuga: mentre uno degli isolati dà di matto l'altro si fa un giro nei dintorni e progetta meglio come fottere la sorveglianza: di solito decine di ex-militari che non si accorgono di nulla, visto che è normale che un circuito chiuso di videosorveglianza si guasti ogni 5 minuti, eccetera.
Quindi, data l'atmosfera cordiale, Stallone fa amicizia con Arnold S. e decidono di evadere, con l'aiuto di qualche mussulmano. Si sono messi d'accordo in pausa pranzo fra un hamburger e una MeccaCola. E' usuale che i terroristi possano passare del tempo insieme di modo da scambiarsi contatti, conoscenze e competenze reciproche. Lo chiamano cross-marketing? Boh. Comunque la sottotrama sarebbe così: Stallone è stato incastrato dal suo socio (un perfetto coglione, visto che si beccava il 50% dei guadagni senza fare una mazza di niente: lavoro dei sogni, quindi) e quindi l'evasione programmata viene sudata più del previsto. Difatti il medico del carcere (ancora pentito per aver trattato male sua moglie nel film della Campion) collabora allegramente. Lo sceneggiatore pensa sia ironico farci vedere alternativamente Sly e Arnold che si ritrovano in infermeria dopo essersi scambiati coltellate, pugni, ferite autoinflitte eccetera, il tutto per organizzare la fuga sotto il naso dei deficienti mascherati (perchè le guardie hanno la maschera, capite? cose da Cia... o per risparmiare sulla recitazione).
Lasciamo perdere il resto perchè è veramente pietoso e concentriamoci sulla conclusione: Stallone&Schwartzenegger evadono con l'elicottero (la prigione inviolabile era una nave-cargo arrugginita a due passi dal Marocco, ma evidentemente Arnold c'aveva un cellulare per fare uno squillo agli amici volanti), si fanno una chiacchierata sulla spiaggia e poi ognuno per la sua strada. Che purtroppo non è quella di una pensione dorata ma qualche altro film del cazzo dove non viene nemmeno da ridere. Domanda: ma perchè te lo sei guardato?
Risposta: m'hanno fregato i primi 15 minuti inspiegabilmente di qualità (c'è da dire che erano muti).
Solita porcata roboante funzionale al fracasso in scena. Credo sia un cd che si rimbalzano Stallone, Schwarzy, Bruce Willis, Travolta e qualche altro vecchio panzone. Tanto per dire, Statham ce le ha meglio.
Farei terminare il film sulla cella vuota dopo dieci minuti. Sarebbe stato un eccellente corto carcerario su un vecchio decaduto ma dalle risorse inaspettate. Da lì in poi la decadenza prende il sopravvento.
Tutto pur di farsi un nome a Holliwood, è evidente. Da uno svedese di 50 anni mi aspetto roba come "In un mondo migliore", non questa merda. Cose che fan riflettere.
Quanti alimenti deve versare alle ex-mogli/concubine?
Il semidio pagano di MrOlympia così in basso non sarebbe mai sceso.
Sessant'anni passati allegramente e una discreta carriera laggiù, in lontananza, dietro le spalle. Ci mette la faccia, però. E a questo punto è un problema.
Fuori parte come pochi ma pur di finire nei titoli di testa con Stallone, eh... Jim, vergognati.
Lezioni di Piano anni 2010. Cosa ci fa un attore in un film come questo? Vabbe', almeno porta bene i suoi anni. Ma un po' di vergogna non farebbe malissimo, eh.
Alti e bassi manco fosse su una tavola da surf. Qui siamo in presenza di una Fossa delle Marianne. Ma Vincent resta simpatico, va'.
Adoro il suo accento. Sorvoliamo sul resto o parte la querela.
Sarei disposto a pagare il regista perchè tagliasse tutte le sue parti in fase di montaggio. Se avete un fastidio al colon Curtis Jackson è un biglietto di sola andata per la toilette. Ho l'impressione che sia lui a pagare per comparire su pellicola.
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