Alla fine del 19esimo secolo, un insegnante d'inglese porta in Germania il calcio insegnandolo alla propria classe...
Note
Come da titolo, il film si concentra sulla possibilità di realizzare i propri sogni. Ben realizzati i costumi, la pellicola ha un impianto teatrale che alla lunga stanca.
Si parla di calcio ma in realtà l'oggetto è la superiorità della cultura e lingua anglosassoni con tanto di canzone tradizionale scozzese sui titoli di coda. Che poi sia stato realizzato dai tedeschi la dice lunga sul profondo complesso di inferiorità che li opprime. Superiore persino al nostro. Poracci.
Sulla falsariga del più celebre "L'attimo fuggente" Sebastian Grobler racconta la nascita del calcio in terra di Germania. Siamo lontani dai livelli di eccellenza del capolavoro di Peter Weir ma il film è assolutamente godibile e Daniel Brühl è bravissimo come sempre.
Storia dell'elevazione dello sport a mezzo di incursione culturale. Come la vocazione individuale sia vincolata dalla tradizione. Nella sua semplicità un film da ricordare.
I film tedeschi hanno un problema: perfetti nell'inquadramento storico, ordinati, ma senza anima. L'entusiasmo o la gioia è sempre controllata, l'ironia sempre forzata. Questo film non è un'eccezione.
"Il calcio è un gioco semplice: 22 uomini rincorrono un pallone per 90 minuti e, alla fine, vincono i tedeschi".
La frase sopra citata è un pensiero di Gary Lineker, attaccante inglese di ottimo livello, ed è stata ripetutamente smentita, soprattutto quando ai Teutonici capita di incontrare sulla propria strada una certa squadra in maglia azzurra.
Nonostante… leggi tutto
La storia del Film in questione sarebbe anche godibile ma purtroppo alla lunga la visione stanca per qualche motivo ancora che devo capire.voto.5. leggi tutto
Nei giorni del Mondiale di calcio in Russia, il primo senza Italia da tante decadi a questa parte, un evento nefasto per chi ama questo sport, varrebbe la pena distrarsi guardando altrove (tanto per dire, qualsiasi…
"Sole sul tetto dei palazzi in costruzione, sole che batte sul campo di pallone e terra e polvere che tira vento e poi magari piove. (….............) Ma Nino non aver paura di sbagliare un calcio di…
"Il calcio è un gioco semplice: 22 uomini rincorrono un pallone per 90 minuti e, alla fine, vincono i tedeschi".
La frase sopra citata è un pensiero di Gary Lineker, attaccante inglese di ottimo livello, ed è stata ripetutamente smentita, soprattutto quando ai Teutonici capita di incontrare sulla propria strada una certa squadra in maglia azzurra.
Nonostante…
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Commenti (4) vedi tutti
Si parla di calcio ma in realtà l'oggetto è la superiorità della cultura e lingua anglosassoni con tanto di canzone tradizionale scozzese sui titoli di coda. Che poi sia stato realizzato dai tedeschi la dice lunga sul profondo complesso di inferiorità che li opprime. Superiore persino al nostro. Poracci.
commento di bombo1Sulla falsariga del più celebre "L'attimo fuggente" Sebastian Grobler racconta la nascita del calcio in terra di Germania. Siamo lontani dai livelli di eccellenza del capolavoro di Peter Weir ma il film è assolutamente godibile e Daniel Brühl è bravissimo come sempre.
leggi la recensione completa di GIANNISV66Storia dell'elevazione dello sport a mezzo di incursione culturale. Come la vocazione individuale sia vincolata dalla tradizione. Nella sua semplicità un film da ricordare.
commento di bebabi34I film tedeschi hanno un problema: perfetti nell'inquadramento storico, ordinati, ma senza anima. L'entusiasmo o la gioia è sempre controllata, l'ironia sempre forzata. Questo film non è un'eccezione.
commento di sillaba