Regia di Alberto Negrin vedi scheda film
Storia della mafia corleonese dal dopoguerra al 2006, quando - dopo Liggio e Riina - viene arrestato l'ultimo potentissimo boss: Provenzano.
Una fiction per raccontare l'anti-epica della mafia corleonese nei lunghi e travagliati decenni che vanno dal secondo dopoguerra ai primi anni del nuovo millennio, quando con la cattura di Bernardo Provenzano sembra essersi chiusa definitivamente una pagina della criminalità organizzata in Sicilia e non solo: L'ultimo dei corleonesi è un lavoro dal sicuro valore cronachistico e dal manifesto impegno civile, ma è pur sempre un film per la televisione, sebbene non fra i peggiori. La fattura modesta del film è palese, così come l'estrema linearità della storia (che si permette l'uso di flashback, ma molto pacato), tutti espedienti necessari per la messa in scena per il piccolo schermo; a ogni modo nulla si può ridire sui contenuti della sceneggiatura firmata dagli esperti Laura Toscano e Franco Marotta con la collaborazione di Francesco La Licata. Fra gli interpreti spiccano i nomi di Stefano Dionisi, Marcello Mazzarella, David Coco, Rodolfo Corsato, Franco Castellano e Vincent Riotta; a conti fatti l'unico vero 'divo' va ricercato nel cast tecnico, alla voce colonna sonora, dove troviamo impegnato Ennio Morricone. Alberto Negrin lavora per la Rai dai primi anni Settanta alternando pellicole più chiaramente disimpegnate con opere, come questa, dall'apprezzabile impatto 'civile'. 4,5/10.
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