Regia di Elio Piccon vedi scheda film
L'antimiracolo racconta uno spaccato del nostro paese lontano anni luci dal boom economico dell'epoca.
Un pantano che si perde a vista d'occhio nell'orizzonte, ma unica fonte di sostentamento per il paese e la comunità di pescatori d'anguille.
Una natura che impone il proprio dominio, che non si lascia dominare e che a volte, oltre ad essere una fonte di vita, peraltro durissima, può significare il suo opposto tragico.
Le condizioni di vita disumane vengono raccontate attraverso piccoli quadri di vita quotidiana e fra queste di due pescatori. il primo tornato dalla Germania ma incapace a vivere in un paese straniero, inizia il mestiere di pescatore. Il secondo invece cerca di sfuggire dalla vita di pescatore e tenta di diventare un agricoltore che offre più possibilità di guadagno. Per entrambi l'esito, come da titolo non può essere che tragico.
E' uno strano documentario, spurio nella sua forma. Documentario ma anche fiction che in più di qualche momento tende ad enfatizzare eccesivamente le situazioni. Sono evidenti le assonanze con La terra trema di Visconti ed in generale al neorealismo, ma ci sono inserti veramente surreali e bizzarri. Uno su tutti il concorso di bellezza maschile del paese. Una passerella di brutture degna del miglior Cinico Tv di Ciprì e Maresco. Un prodotto abbastanza anomalo.
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