Regia di Guillermo Del Toro vedi scheda film
Battaglie epiche e mazzate terrificanti, eroi ed eroine sulla via del riscatto. Guillermo del Toro vi farà digerire il polpettone senza bisogno di Alka Seltzer.
Non mi piacciono i film con macchinoni strani tipo transformer: l'unica cosa che riuscivo a guardare del primo Transformers era Megan Fox (bello sforzo, direte voi).
Questo film ha qualcosa di Steel, il racconto (poi film) di Matheson, dove un robot-pugile vecchio e arrugginito fa strage fino all'incontro con la super-macchina Zeus, uscendone vincitore morale.
Anche qui i Buoni in guai serissimi sono costretti a riesumare un vecchio giga-robot combattente, per contrastare la Minaccia rappresentata da vermoni di ignota natura, che di generazione in generazione si fanno sempre più grossi e cattivi. A chi affideranno mai il pilotaggio dell'eroe metallico, se non al Buono con sensi di colpa (ha contribuito a far ammazzare il fratello dai vermoni) e alla Bella con complessi di inferiorità?
Pacific Rim insomma parte con l'handicap del già detto già visto già sfruttato, e ha tutte le carte per farsi ridere dietro.
Ma non va così. Fatta la tara ai mascelluti e muscoluti antagonisti di contorno, al vecchio trainer che rinnova la fiducia al Buono, alla psicologia da 10 cent al barile, la pellicola risale la china delle premesse sfavorevoli e si fa guardare quasi per intero.
Per gli appassionati di fs, la scoperta finale dell'origine dei vermoni non suonerà nuova: essi non sono entità indipendenti, bensì parti di un unico organismo, che perciò va distrutto una volta per tutte, pena il loro costante ritorno. Negli anni '70 su Urania lessi una cosa simile (non ricordo il titolo), con astronavi al posto dei vermoni.
Tiriamo le conclusioni: il film si può vedere senza successivi sensi di rimorso, anche grazie a un gigantismo scenografico più convincente e meno moralista di quello dei vari Transformers. (è vero, manca Megan Fox, ma alla vita non si può chiedere sempre tutto).
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