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Pacific Rim

Regia di Guillermo Del Toro vedi scheda film

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La recensione su Pacific Rim

di bradipo68
8 stelle

Il mondo è sotto attacco. Gigantesche creature che sorgono dal mare, i Kaiju, stanno mettendo a ferro e fuoco le terre emerse e hanno scatenato una guerra totale. L'uomo risponde con dei giganteschi robot, , gli Jaeger, guidati ognuno da due piloti in connessione interneurale ma nelle battaglie ne vengono persi più di quanto si riesca a costruirne. Si prova a costruire allora delle gigantesche muraglie per arginare la potenza dei Kaiju ma servono a ben poco.Si deve distruggere il sito da dove provengono i mostri e per questo vengono richiamati alla battaglia gli ultimi Jaeger rimasti, tra cui uno particolarmente obsoleto che sarà guidato da Raleigh che ha perso cinque anni prima il fratello durante una lotta con un Kaiju all'interno del loro robot, e da Mako, che non ha alcuna esperienza. Naturalmente la battaglia sarà totale e definitiva.
Urca! Da dove comincio?
Cominciamo ringraziando prostrati a faccia in terra Guillermo del Toro per averci regalato il film che stavamo sognando a occhi aperti da quando seguivamo il ragazzo che correva laggiù perchè il suo nome era Jeeg e nel petto gli batteva un cuore d'acciaio?
Oppure per aver portato alla stazione della mia memoria una fila interminabile di vagoni di ricordi legati all'oratorio, a quella minuscola sala cinematografica dietro la chiesa in cui dopo la messa domenicale delle 9 e 30 feci la conoscenza con il professor Honda e parecchi film del suo Godzilla?
Volendo, posso ringrazire il grande Benicio anche perchè , portando i bradipini al cinema , mi ha reso partecipe di una sorta di passaggio generazionale del mio immaginario di quando avevo la loro età e la mia giornata era popolata di robot di tutte le risme e se è vero che i figli si sono esaltati per queste mazzate tra robot giganti, il padre non è stato da meno, anzi forse era quello più entusiasta di tutti.
Perchè siamo entrati al cinema , ci siamo muniti di occhialoni con sovrapprezzo per vedere robot massicci e inkazzati che prendevano a mazzate giganteschi mostri marini e Guillermo del Toro ci ha dato tutto quello che volevamo e anche in gran quantità.
Battaglie interminabili girate come il dio del cinema comanda, Kaiju presi a colpi di petroliera, mostri veramente alti come palazzi e Del Toro piazza la cinepresa là in mezzo, tu stai comodamente seduto in sala con i tuoi occhialoni ben calcati sul naso eppure ti sembra di stare là al centro della battaglia, quasi ti viene da schivare i detriti che sembrano venirti addosso o gli schizzi d'acqua che si alzano per ogni dove ( a proposito non sono un grande fan della tecnologia 3 D, ma qui ha un senso, fa acquisire a tutto un contorno ancora più preciso e ti fa gustare le risse tra Jaeger e Kaiju come meglio non si potrebbe).
Ma non siamo di fronte a un episodio di Transformers della premiata ( si fa per dire )  ditta  Maicolbei e company.
Anzi io di film coi Transformers ne ho sopportato a malapena uno, il primo, per gli altri avrei volentieri organizzato un rogo pubblico in piazza per bruciarli in mondovisione.
Perchè Pacific Rim si e i robottoni di Maicolbei no?
La risposta è semplice: perchè dietro Pacific Rim c'è un regista vero, mentre dietro i Transformers c'è solo un impiegatuccio degli studios, ahinoi miliardario, che , dopo aver timbrato il cartellino, continua a sfregiare l'arte cinematografica per puro amore di pecunia.
Del Toro invece è uno di noi, ci porta a spasso per il suo immaginario personale che coincide magicamente col nostro, ci regala il film che volevano vedere da quando eravamo bambini ( anche se non lo sapevamo), ci regala un sogno a occhi aperti.
E solo per questo dovremmo essergli grati all'infinito.


Pacific Rim dietro e oltre la confezione da blockbuster nasconde passione e gli si perdona un gruppetto di personaggi pericolosamente vicini allo stereotipo e magari quel filino, anche qui si fa per dire, di retorica che lo percorre trasversalmente (con l'apoteosi toccata durante  il discorso alla Indipendence Day di Stacker).
E gli si perdona quasi tutto proprio perchè alla fine noi siamo venuti al cinema per vedere robot giganti fare a mazzate contro mostri marini: e siamo stati abbondantemente serviti in questo.
In più ci sono alcune punte di esaltazione massime allorchè un Kaiju viene preso a colpi di petroliera oppure quando , in tempi di armi supermoderne, lo Jaeger tira fuori un bello spadone con cui affettare il nemico ( una specie di San Giorgio contro il drago, con tutto il cinema a mormorare la sua approvazione).
Dopo due ore e dieci di massacro audiovisivo esci con la pupilla che rotea, una gocciolina che fa capolino alla base del naso, la testa che gira leggermente ma è una sensazione bellissima.
E se qualcuno vi parla di tre imbecilli ( uno grande e altri due piccoli) che nell'atrio della multisala stavano mimando all'unisono il modo di muoversi degli Jaeger...beh eravamo noi.
Voto al film da parte dei bradipini: 10+.
(bradipofilms.blogspot.it)

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