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Piangerò domani

Regia di Daniel Mann vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Piangerò domani

di ethan
7 stelle

'Piangerò domani', tratto dall'autobiografia di Lillian Roth, più per la regia di Daniel Mann, onesto filmmaker e nulla più, si ricorda per la straordinaria prova fornita da Susan Hayward, addirittura superiore a quella nel successivo 'Non voglio morire'.

L'attrice, nei panni della cantante e attrice che, spinta da una madre possessiva (Jo Van Fleet), entra con successo nel mondo dello showbiz ma, causa un'infelicità ed un'instabilità sul piano degli affetti personali, sfoga i suoi dispiaceri entrando nel tunnel dell'alcool, dà sfoggio di grande versatilità e maturità, toccando diverse corde dell'animo umano, passando dalla gioia di vivere rappresentata dalle sue performance sul palcoscenico o sul set della parte iniziale, all'angoscia di quella centrale, dove vede andare a rotoli un matrimonio dopo l'altro, fino ad arrivare allo sconforto totale che la spinge a tentare il suicidio, a vagare per la città in preda ai fumi dell'alcool per finire, quasi per caso, delirante presso un'associazione di alcolisti anonimi, per lei la salvezza.

Mentre il rapporto tra madre e figlia ha delle lontane assonanze con 'Bellissima' di Luchino Visconti, la tematica dell'alcolismo come piaga della società è stata affrontata più di petto da autori di maggior personalità, come Billy Wilder in 'Giorni Perduti' e soprattutto Blake Edwards, nel crudo e bellissimo 'I giorni del vino e delle rose'.

In questo caso si opta invece per una soluzione più accomodante, anche se le accuse mosse da autorevoli critici, che vedono il finale come uno spottone pro Lega anti-alcool, sono ingenerose.

Oltre alla protagonista, spiccano Richard Conte, uno dei mariti, anch'esso alcolista, della donna e specialmente Jo Van Fleet, l'unica che può rivaleggiare in quanto a bravura con la Hayward: i suoi duetti con la diva sono la cosa migliore del film ed è un peccato che lo script la utilizzi con così tanta parsimonia.

Una curiosità: tra Susan Hayward e Jo Van Fleet, figlia e madre sullo schermo, c'erano solo tre anni di differenza ma la cosa non si notava molto dato che la prima sembrava più giovane e la seconda più vecchia delle rispettive età.

Voto: 7,5 (visto in v.o.).

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