Regia di Lucio De Caro vedi scheda film
Andrea è un pilota di aerei di linea abituato a passare da una donna all'altra; quando conosce Colette, modella francese, capisce di aver trovato la donna giusta. La loro relazione procede a singhiozzo finché lui scopre di avere un problema cardiaco e viene trasferito a un lavoro di ufficio; desideroso di volare, Andrea accetta di pilotare un aereo privato per portare armi in Nordafrica, dove rimane prigioniero dei guerriglieri per sette anni. Al ritorno in Italia, l'uomo viene allontanato da Colette, e scopre di avere avuto una figlia da lei, Chiara.
Tutto ruota attorno alla canzone eponima, cantata mirabilmente dall'interprete principale della pellicola, vale a dire Domenico Modugno; Piange... il telefono è un melodramma senza mezzi termini nel quale gioie e disgrazie si accavallano senza soluzione di continuità, con netta prevalenza delle seconde. La sceneggiatura che il regista Lucio De Caro scrive insieme a Lina Agostini non va da nessuna parte: tutto, dai personaggi ai dialoghi, è stereotipato all'ennesima potenza e la trama sopperisce in quantità dove manca di qualità. È così che la storia si fa sempre più ingarbugliata, ma rimanendo ugualmente superficiale; la sequenza ambientata in Africa è poi semplicemente barzellettistica, manca solo il pentolone con gli zulù antropofagi e il quadretto è completo. La confezione non è neppure malaccio, a conti fatti; fotografia (Sergio Salvati), montaggio (Ornella Micheli), scenografie e costumi (Massimo Lentini), nonché le musiche (di Modugno, nemmeno a dirlo) sono curati con sufficiente mestiere e allo stesso modo nessuna colpa specifica è imputabile agli attori: ciò che non va è proprio il film in sé, i suoi contenuti blandi e la sua vena patetica a livelli difficilmente sopportabili. Oltre al già citato cantante, nel cast di questa coproduzione italofrancese compaiono Marie Yvonne Danaud, Claudio Lippi (in una delle sue rare comparizioni sul grande schermo), Gigi Ballista, Stelio Candelli, Louis Jourdan, Alain Corot e la piccola Francesca Guadagno, esordiente la cui carriera nel cinema proseguirà principalmente nel campo del doppiaggio. 3/10.
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