Trama
Più di un anno è passato da quando Bryan Mills, agente governativo in pensione, ha salvato la figlia Kim dal rapimento che lo ha costretto a scontrarsi con il mondo sotterraneo e criminale di Parigi. Non ancora del tutto ripresosi dallo shock vissuto, Bryan accetta di fare un viaggio insieme alla famiglia e di recarsi a Instanbul. Qui, però, li attende una nuova prova. Chi aveva rapito Kim è ancora in azione e ha tutta l'intenzione di portare a termine il suo piano di vendetta.
Approfondimento
TAKEN - LA VENDETTA: IL SEGUITO DI IO VI TROVERÒ
Liam Neeson torna per la seconda volta a vestire i panni di Bryan Millis, l'ex agente della Cia che non si era fermato davanti a nulla per salvare la figlia da un rapimento in Io vi troverò. La stessa figlia in Taken - La vendetta diventa il centro del bersaglio di un misterioso personaggio che agisce per vendetta personale e Bryan è chiamato nuovamente a usare le sue "competenze speciali" per proteggere la sua famiglia contro un vero e proprio esercito, il cui unico scopo è ucciderlo.
Io vi troverò ha rappresentato un punto di svolta per la carriera dell'attore. Osannato dalla critica per le sue interpretazioni precedenti e premiato con un Oscar come migliore attore protagonista per il dramma strico Schindler's List, Neeson ha avuto infatti l'occasione per mettersi alla prova come attore da thriller, per di più stando a Parigi per tre mesi e sottoponendosi a un intensivo corso di addestramento al combattimento. In seguito a Io vi troverò a Neeson sono arrivate diverse proposte per film d'azione e blockbuster - come ad esempio A-Team e Battleship - che lo hanno consacrato a nuova icona di quel genere di cinema. Ciò che in qualche modo differenzia Io vi troverò e Taken - La vendetta da altri prodotti similari è il fatto che tutto ciò che viene trasferito in scena prende spunto dalla realtà e ogni azione risulta credibile. Questo risultato lo si è ottenuto grazie alla collaborazione - in fase di stesura della sceneggiatura - di alcuni veri agenti della Cia e - in fase di realizzazione - di una squadra di controfigure altamente professionali, su cui spicca il nome di Mark Vanselow, da anni "alter ego" ufficiale di Liam Neeson.
DUE PADRI IN LOTTA
Taken - La vendetta nasce dalla collaborazione tra il produttore e regista Luc Besson, lo sceneggiatore Robert Mark Kamen e il regista Olivier Megaton per dare seguito all'incredibile successo commerciale - 224 milioni di dollari incassati - del precedente capitolo. Del resto, il personaggio di Bryan Millis racchiude in sé una serie di elementi di facile presa sul pubblico: ormai in pensione dalla Cia, Bryan non fa altro che usare le sue abilità per salvare la vita della figlia, suscitando sentimenti di empatia in tutti i genitori che ne seguono le peripezie. Promettendo di uccidere chi ha intenzione di fare male alla figlia, Bryan si confronta con una situazione in cui chiunque può proiettarsi. L'azione di Taken - La vendetta si svolge due anni dopo gli eventi raccontati in Io vi troverò. In seguito a quanto accaduto, il rapporto tra Bryan e la figlia Kim si è rafforzato e Bryan sta tentando di riavvicinarsi all'ex moglie Lenore. Kim si è notevolmente trasformata in seguito all'odissea vissuta e non ha più l'atteggiamento passivo da vittima: sotto la guida del padre, ha imparato a sviluppare alcuni suoi stessi istinti ed è meglio attrezzata per affrontare quello che accadrà a Istanbul. Anche Lenore è cambiata - è diventata più umana e sensibile - e una ricongiunzione con Bryan non appare così impossibile come in precedenza. Ad interpretare Kim e Lenore sono sempre le attrici Maggie Grace e Famke Janssen mentre si è dovuto pensare a un nuovo cattivo con cui far confrontare la famiglia: il personaggio di Murad.
Messo in scena dall'attore Rade Serbedzija, Murad è molto diverso dal cattivo tradizionale. La sua caccia a Bryan nasce da una motivazione per certi versi "giusta": il suo più grande desiderio è quello di rendere giustizia al figlio, morto per mano dell'ex agente della Cia. A differenza di altri, Murad non ha sete di denaro o potere, non è né nel business della criminalità né un guerriero.
ISTANBUL PROTAGONISTA
Taken - La vendetta si svolge in larga parte a Istanbul, una città che raramente si vede sul grande schermo. In molte delle scene sono presenti momumenti simbolici e luoghi strategici della città, come ad esempio lamoschea di Solimano, il Grand Bazar del XV secolo o un tradizionale hammam. Il direttore della fotografia Romain Lacourbas ha lavorato sui colori vivaci del paesaggio circostante per rendere Istanbul protagonista del film al pari degli attori.
La maggior parte delle sequenze di combattimento che sono state coordinate da Alain Figlarz, un vero lottatore a cui è stato affidato anche un ruolo chiave previsto dalla sceneggiatura. Dopo aver rivisto i combattimenti corpo a corpo messi a punto da lui per The Bourne Identity, Figlarz ha voluto trarne ispirazione per estremizzarne ogni mossa e renderli ancora più estremi. Al di là degli scontri fisici, alcune delle scene più spettacolari sono rappresentate da un inseguimento per le strade di Istanbul che ha per preda la giovane Kim e la camminata di uno dei personaggi sul tetto del bazar, ripresa grazie a una videocamera installata su un mini elicottero telecomandato.
Note
Luc Besson scrive e produce un’accozzaglia di incoerenze talmente lampanti da far tenerezza (tra tutte la figlia di Mills che, non ancora patentata, sfugge ai rapitori su quattro ruote tra i vicoli di Istanbul manco fosse Colin McRae), attenuando lievemente le aberrazioni ideologiche del primo capitolo ma scivolando in continuazione nel ridicolo spinto. Il mestierante Megaton ricicla ogni espediente di regia del primo atto, aumentando il polverone con citazioni imbarazzanti dalla saga di Bourne e da Drive, prelevato direttamente - colonna sonora compresa - nella sequenza dell’attesa al volante. Il finale apre a un possibile Taken 3. Dio ce ne scampi.
Trailer
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.
Commenti (4) vedi tutti
Scuola Guida (Spericolata) Bryan Mills: risultati garantiti!
commento di moviemanPurtroppo il virus del sequel ha colpito ancora. Siamo passati da un primo film, con una storia ben curata e un personaggio originale, a uno scontato film d'azione, che ricopia i temi del personaggio senza un vero filo conduttore, se non quello di fare cassa.
commento di GioviNCCMolto più bello del precedente, sia perché Instanbul si presta bene, sia perché la figlia non è impedita come prima (pure troppo, sembra 007). Lui è il solito mission impossible man e le riprese di azione sono ben costruite. Voto un punto più del primo, cioè 7.
commento di ezzo24Non c'è nulla nè di nuovo ne di originale e la trama è più o meno simile al primo, c'è meno violenza ma più inseguimenti e sparatorie. Il ritmo è elevato e la colonna sonora è buona. Si lascia guardare senza tante pretese
commento di XANDER