Regia di Robert Lorenz vedi scheda film
Se non ci fosse stato Clint, pochi avrebbero parlato di questo mediocre film. La presenza di qualche attore di primo piano poco è servita a migliorare questa opera: nomi di richiamo come la brava Amy Adams, Justin Timberlake e soprattutto John Goodman non sono bastati perché è il solito film americano su uno dei loro sport preferiti. Ma se a differenza di altri casi l'attività agonistica o la passione per lo sport era il pretesto per parlare di rapporti umani, di problemi esistenziali, stavolta la storia è aria fritta, con il solito anziano esperto di baseball che capisce molto di più del solito giovane presuntuoso, con l'irruzione del giovane prestante e il film termina con il bacio tra i due protagonisti giovani. Non manca il giocatore presuntuoso con la faccia predisposta di antipatico, il giovane povero e bravo lanciatore che deve essere inaspettatamente scoperto dalla figlia; quindi a questo punto il regista può urlare "Azione" e la frittata è fatta. Sceneggiatura debole e sciatta, storia labile, meno male che c'è John Goodman che con qualche ammiccamento vivacizza le inquadrature. Al posto di Amy Adams ci poteva stare qualsiasi attricetta e il risultato non cambiava e non voglio dir nulla di Timberlake.
Clint aveva detto che non recitava più e bene avrebbe fatto, almeno lo avesse scelto con oculatezza il film per tradire la promessa, perché così si rischia di rovinare una carriera luminosa.
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