Regia di Robert Lorenz vedi scheda film
Primo punto: Eastwood e il suo vice Lorenz girano a memoria. Secondo punto: è necessario dunque pretendere a tutti i costi il capolavoro o è meglio lasciarsi trasportare in un gioco di cui si conoscono a memoria giocatori, schemi, tattica e risultato finale? Altra e ultima considerazione: può un abito classico, diciamo un bel completo di manifattura tradizionale, definirsi men che elegante? D'accordo, non ci sarà originalità, fantasia, estro, ma in ogni occasione si potrà dire di esser vestiti bene. Fuor di metafora: un esempio di cinema solido, maturo, funzionale, persino furbo, scritto, diretto e interpretato con mestiere; quadrato, insomma. Justin Timberlake si ritaglia la parte di una simpatica ex promessa del baseball ora scout, Amy Adams è una piacevole bisbetica avvocatessa col fiuto del campione, Clint è se stesso, da sempre, vecchio brontolone tutto d'un pezzo. Occhio al ragazzo delle merendine: fulcro della pellicola, rappresenta l'essenza della passione sportiva: talento cuore tecnica e tanta fatica.
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