Regia di Paolo Genovese, Luca Miniero vedi scheda film
"Piccole cose di valore non quantificabile"
diretto nel 1999 da Paolo Genovese e Luca Miniero,
devo dire che l'ho trovato splendido.
La storia si svolge in una
notte in una stazione dei carabinieri
e racconta che il brigadiere Giuseppe Ingargiola,
raccoglie l'insolita denuncia di Francesca,
una giovane ragazza a cui hanno rubato i sogni.
Il Cortometraggio prodotto dalla Zebra Production
è il secondo lavoro della collaborazione di due
futuri registi di talento che sfonderanno il botteghino
negli anni successivi come Paolo Genovese e Luca Miniero,
il primo per i due "Immaturi" e il secondo
divenuto più popolare per "Benvenuti al Sud",
e realizzano un soggetto difficile con due personaggi.
Comunque il tutto si snoda una notte in una
imprecisata città Campana,almeno così sembra,
e Francesca va a fare una denuncia che gli
hanno rubato i propri sogni e questo Brigadiere,
molto compagnone,comincia a scrivere a macchina
in maniera molto precisa e come di solito si esprimono
loro per essere tali,e prende una aria assurda e surreale,
perché lui va avanti a scrivere senza scomporsi,
e lei continua a parlare d'amore e di sogni rubati.
Poi i registi riescono a toccare argomenti come
le molestie sessuali e la violenza sui minori,
in un modo delicato e efficace realizzando
un lavoro affatto semplice,con l’utilizzo di metafore
riuscendo a tramettere la chiarezza,
soprattutto nel finale.
Intanto i due protagonisti sono molto ben diretti
e stanno bene nella parte e sono interpretati
da Fabrizia Sacchi,che ha lavorato di recente
con Virzì e Gianni Ferreri e
nella parte del Brigadiere Giuseppe Ingargiola,
che è Attore teatrale noto al
grande pubblico per il ruolo di
nella fiction "Distretto di Polizia" e protagonista del
debutto di Genovese e Miniero "Incantesimo napoletano".
Da segnalare nel reparto tecnico la Fotografia
di Arnaldo Catinari,che per la sua bravura
ha lavorato con talentuosi e grandi registi.
Il Film è stato pluripremiato in vari Festival
come ad esempio "Lo Sbarco dei Corti" come miglior
Cortometraggio,Premio del pubblico
e Premio Studio Universal,a "Linea d'Ombra"
come miglior Cortometraggio,al "Genova Film Festival"
con il Premio della critica,a "Capalbio int.film Festival"
con il Premio F.I.C.E. e Premio Giuria ragazzi e una Menzione
Speciale al "Premio Massimo Troisi".
In concludere un buon Cortometraggio,
che miscela la Commedia e la drammaticità,
e a tratti cade nella retorica e la banalità,
ma riesce ad essere molto efficace per
la chiarezza e delicatezza come affronta
argomenti molto forti come le molestie
e la violenza sessuale,lasciandoti sorpreso
e che ti fa riflettere alla fine.
Il mio voto: 7.
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