Regia di Elio Piccon vedi scheda film
Un carro funebre procede per le stradine di un paese del sud Italia. I figli della defunta, al seguito del carro, elaborano nella mente i ricordi e soprattutto i rimorsi.
Uno degli ultimi lavori di Elio Piccon, un cortometraggio della durata di poco più di 12 minuti, standard della sua produzione di quegli anni. Anni intensi, fra la seconda metà dei Sessanta e i primi Settanta, durante i quali il Nostro gira una manciata di brevi pellicole indirizzate a colpire il cuore dell'ottimismo post-boom economico del Belpaese, pellicole che raccontano in forma documentaria o di fiction (qui viene scelta la seconda) il disagio, la miseria e la crisi del meridione. In Rimorso assistiamo a una processione funebre, argomento dei meno auspicabili per una creazione artistica, quantomeno da parte del pubblico; Piccon - anche direttore della fotografia - mette in scena i suoi soliti personaggi squallidi e meschini, vestiti però in maniera elegante data l'occasione, comunque sopraffatti dai pensieri negativi del momento. L'autista del carro e il suo aiutante non sono persone molto più raffinate o tantomeno simpatiche; nel finale il montaggio si fa serrato, stringente, a sintetizzare il confuso e addolorato stato d'animo dei protagonisti. Francamente non uno dei titoli più memorabili per il pur bravo e originale Piccon. 5/10.
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