Regia di Terry Jones vedi scheda film
Inizialmente era Terry Jones il regista fra (e dei) Monty Python's, cui si aggiunse immediatamente l'altro Terry, cioè Gilliam, che pure ebbe una carriera di maggior successo dietro la macchina da presa. E questo è il primo film diretto da Jones al di fuori dei MP; gesto coraggioso, sceglie di non comparire in scena e soprattutto di abbandonare quasi completamente la comicità, per raccontare una storia dai risvolti sociali profondi, critica nei confronti della rispettabile borghesia inglese, ritratta senza alcuna pietà come un nugolo di ipocriti, bigotti, pervertiti, personaggi infantili e senza dignità. Sì, qualche gag e qualche macchietta ci sono, ma è tutto funzionale alla storia; anche la sceneggiatura, tratta dalla vera storia di Christine, una ragazza inglese, non ha nulla a che fare con il regista ed è affidata a David Leland (che fra l'altro era anche comparso come attore ne I banditi del tempo, di Gilliam, del 1981, e che ha un ruolino anche qui). Apprezzabili le musiche, scritte dallo storico collaboratore dei Python's John Du Prez; Personal services ricevette - comprensibilmente - un'accoglienza molto severa, ovviamente a causa dei contenuti e della triste morale di fondo della storia. 6/10.
Una cameriera, ragazza madre e single, decide di avviarsi alla prostituzione: le cose vanno così bene che apre un suo bordello. Sarà un grande successo e arriveranno molti clienti assolutamente insospettabili.
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