Regia di Terry Miles vedi scheda film
Altro action con protagonista l' ex wrestler Steve Austin ormai tra i volti più presenti del genere negli ultimi anni ( THE STRANGER, TACTICAL FORCE, HUNT TO KILL... ). Il film è ben girato con atmosfere cupe, un ritmo discretamente sostenuto e un elevata dose di violenza spietata. Purtroppo i protagonisti scelti, che sicuramente godono di un certo carisma scenico, non sono nelle condizioni di rendere spettacolare nessuna delle sequenze d' azione mostrate: Austin è più grosso e statico che mai e l' antagonista è interpretato da Danny Trejo, ormai 68ettenne, anche lui parecchio imbolsito. Compare anche Keith Jardine, uno dei lottatori della MMA però in una parte minore. La storia vede Steve Austin nel ruolo di Ryan Varrett, un poliziotto che vede uccidersi la moglie e il figlio in un' imboscata a lui diretta. Sopravvissuto, decide di eliminare tutti i responsabili del crimine incidendosi una cicatrice sull' avambraccio ogni volta che ne elimina uno. Tra questi l' osso più duro è Dryke, un malvivente a capo di una banda di motociclisti dediti ad affari illeciti. Quando Ryan elimina il fratello di Dryke e gli fa saltare in aria un camion carico di droga, lo scontro tra i due diventa durissimo. Il film ha tutti gli stereotipi per essere un riuscito b-movie del genere sul tipo delle ultime pellicole con Steven Seagal con una cura maggiore nella realizzazione, peccato appunto per i combattimenti tutti piuttosto scarsi. Nel finale ci sono Austin e Trejo che si colpiscono a suon di cazzotti in modo talmente banale che sembra quasi di assistere a uno dei film di Bud Spencer. Tuttavia nel complesso non è male, però se ci fossero stati ad esempio Jason Stathman o Gary Daniels sarebbe risultato migliore
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