Regia di Jay Roach vedi scheda film
Ebbene mi è piaciuto: graffiante, satirico, sempre al di sopra delle righe, magari con qualche parolaccia di troppo (non è un film per bambini), ma riesce a cogliere nel segno. Nel senso che da tempo le campagne elettorali, in USA e non solo, sono solo l'espressione dell'indice di gradimento di un candidato piuttosto che un altro! Non è in ballo il programma politico che interessa, ma solo quanto il candidato è capace di gestire la tensione dei dibattiti e della campagna in generale, dove le notizie capaci di far salire le intenzioni di voto sono quelle capaci di solleticare il basso ventre della Nazione. E negli USA più che altrove, ma non solo in USA, l'importanza di avere alle spalle gli sponsor giusti: quelli che davvero, tramite il flusso di finanziamenti o con altri tipi di interventi non sempre condivisibili, sono capaci di decretare il successo della persona più gradita alle loro mire lobbystiche. E in tutta legalità. Con un Will Ferrel in gran forma nel suo solito personaggio politicamente scorretto e due-tre situazioni limite a cui si arriva nell'incandescenza della battaglia elettorale si ride e si riflette... Anche se questo genere di film è più utile a noi che agli Americani stessi, che conoscono benissimo i limiti del loro sistema elettorale, mentre noi non siamo (per ora) che umili allievi: ma impariamo in fretta....
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