Regia di Roberto Bianchi Montero vedi scheda film
Un'impresa disperata, un manipolo di arditi uomini pronti a tutto, l'incoscienza che il confronto bellico genera nei combattenti e nelle loro azioni: da questi presupposti parte la storia di Quella dannata pattuglia, modesta pellicola di guerra girata in casa nostra, ma imitando gli americani, con mezzi limitati (ma non poverissimi) da un mestierante non eccelso e con un cast di nomi poco esaltanti. I più noti sono Maurice Poli, Herb Andress, Dale Cummings e un giovane ma già abbastanza quotato Fabio Testi; la sceneggiatura è invece firmata dal regista e da Giovanni Scolaro e Arpad De Riso; montaggio a opera di Giuseppe Vari, noto anche come regista di vari prodotti di serie B/C. Quella dannata pattuglia si rifà già dal banalissimo titolo a Quella sporca dozzina (Robert Aldrich, 1967), non possedendo ovviamente nemmeno la metà dei mezzi a disposizione del lavoro americano, ma riesce a trovare la sua dimensione nel non mostrarsi mai presuntuosa (non ci sono eccessi spettacolari, per es.) e nella sobrietà della confezione, che non viene intaccata neppure dal tragico finale. Bianchi Montero aveva girato un po' di tutto nelle tre precedenti decadi di attività, soffermandosi specialmente su commediole, mondo movies e spaghetti western; cimentandosi per la prima volta con il film di guerra riesce comunque a non sfigurare. 4/10.
Seconda guerra mondiale. L'esercito americano sbarca nel nord dell'Africa per contrastare con ogni mezzo i tedeschi; a una pattuglia tocca il disperato incarico di far saltare un deposito nemico di carburante.
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