Regia di Alberto De Martino vedi scheda film
Dario Argento incontra "L'esorcista" per le strade di Roma e ne esce questo "Anticristo" pieno di effettacci visivi e sonori, orchestrati, strano a dirsi, da Carlo Rambaldi. Gli attori sono quasi tutti molto bravi, tranne i due americani Ferrer e Kennedy, soprattutto a non mettersi a ridere nel bel mezzo di questa sarabanda senza capo né coda. La trama prevede che la giovane figlia di un principe della chiesa, nipote di un vescovo, venga posseduta dal demonio che aveva cercato d'impossessarsi di una sua ava del Cinquecento, la quale, sul punto di essere bruciata sul rogo come strega, aveva baciato un crocefisso. La ragazza è paralizzata per un blocco psicologico seguito all'incidente d'auto nel quale è morta la madre. Nel frattempo il padre sta per risposarsi con una tedesca, mentre la giovane intrattiene un rapporto un po' ambiguo con il fratello.
Grande trionfo di mobilio roteante, salsa di piselli vomitata dalla bocca, Mario Scaccia che scappa urlando e turpiloquio bilingue italiano e tedesco in onore della promessa sposa del padre. Per sintetizzare userei una parafrasi johnnypalombesca: Mammamia, mammamia, me s'è 'ndemognata mi' fija!
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