Regia di Marina de Van vedi scheda film
I primi quindici minuti di questa pellicola sono straordinari per forza suggestiva e disturbante per come riesce a focalizzare il tema della violenza sui minori senza essere esplicito.
Il volto della giovane attrice Missy Keating esprime con efficacia il disagio e quella barriera insormontabile che separa queste vittime con il mondo circostante, specialmente quello adulto, non solo incapace di aiutare ma di emarginare tali vittime, sia pure in buona fede.
Un contesto ambientale come tanti ma in cui è presente in maniera sottile un degrado morale che non fa distinzioni di classe e dove la stessa Missy si pone come la Carrie di De Palma nelle vesti di un angelo vendicatore che guarda gli altri come dei carnefici da punire.
Un dramma con tinte horror, dove però l'elemento horror non ha la stessa forza del dramma, assemblandosi in maniera poco incisiva all'interno della struttura del film, risultando qualche volta artificioso. Non male anche se non all'altezza di In my skin.
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