Trama
All'alba di una mattina, nella città di Bobigny, periferia a nord di Parigi, vicino a una vecchia bisca clandestina, viene ritrovato il cadavere della moglie dell'influente Jean-Eric Chaligny, un pezzo grosso della confindustria francese al centro di forti rivendicazioni sindacali. Sul posto, si incontrano due detective appartenenti a due mondi differenti e opposti: Ousmane Diakathé, ufficiale della sezione frodi di Bobigny, e François Monge, capitano della polizia criminale di Parigi. Le indagini li porteranno a seguire due piste differenti, concentrandosi da un lato sul mondo dei sindacati e delle associazioni dei datori di lavoro di Parigi e dall'altro lato sull'universo degli affari illeciti di Bobigny.
Approfondimento
DUE AGENTI MOLTO SPECIALI: UN BUDDY MOVIE
Due agenti molto speciali è a tutti gli effetti un buddy movie incentrato su un poliziotto di Parigi costretto a lavorare con un collega di periferia. Coniugando azione e commedia, l'amicizia dei due uomini e la diversità degli ambienti sociali da cui provengono sono il motore della vicenda e modificano anche il corso dell'indagini sul caso che sono chiamati a risolvere. Protagonisti della storia sono Ousmane e François, diversissimi tra loro ma accomunati dal senso di giustizia che sono abituati ad assicurare con modus operandi molto differenti tra loro.
Fin dall'inizio, Due agenti molto speciali presenta tutti i prerequisiti essenziali per un film d'azione, cominciando con un inseguimento. La scena porta a porre l'attenzione su uno degli elementi che differiscono il film da altri del genere: il contesto in cui si dipanano le vicende dei due poliziotti è nella fattispecie caratterizzato da una situazione molto pericolosa e non da uno scherzo o un intrigo lieve. Solo successivamente si scopre che i due poliziotti in realtà non sono altro che una caricatura di loro stessi e, attraverso la decostruzione di codici e cliché dei film d'azione, si arriva alla commedia pura, all'umorismo generato dalle differenze tra i due uomini. L'ibrido che il regista David Charhon ha voluto intenzionalmente realizzare è sottolineato anche dalla scelta di avvalersi della collaborazione del capo operatore Alain Duplantier, specialista di film d'azione come Anything for Her e Point Blank, e delle musiche di Ludovic Bource, chiamato a firmare la sua prima colonna sonora dopo aver vinto l'Oscar per The Artist.
DUE INSOLITI PROTAGONISTI
Protagonista nel ruolo di Ousmane è Omar Sy, reduce dal successo internazionale di Quasi amici - Intouchables. Fisico imponente e sorriso contagioso, Omar Sy mostra per la prima volta lati della sua versatilità artistica sconosciuti, cimentandosi in scene d'azione e/o dal contenuto drammatico. Oltre ad essere un poliziotto di periferia dai metodi non certo ortodossi, il suo Ousmane è un uomo dal carattere emotivo che ha avuto un'infanzia difficile, che è stato abbandonato dalla moglie e che sta crescendo un figlio da solo. La drammaticità che lo circonda non è però motivo di abbattimento ma diventa in qualche modo la scintilla del suo umorismo.
Ad affiancare Omar Sy è l'ancora poco conosciuto Laurent Lafitte, il cui nome dopo il ruolo in Piccole bugie tra amici è balzato all'attenzione di produttori e registi. A differenza di Ousmane, François è il super poliziotto di città, ligio al proprio dovere e rispettoso delle formalità che il suo lavoro impone.
REALISMO E INSEGUIMENTI NOTTURNI ALLA PERIFERIA DI PARIGI
Per Omar Sy e Laurent Lafitte, interpretare Due agenti molto speciali ha richiesto uno sforzo fisico notevole per la decisione del regista David Charhon di garantire il maggior grado di realismo ad ogni scena: girate con continuità cronologica, molte sequenze sono state realizzate in pieno inverno e, spesso, di notte. Complicate da girare sono state altresì le scene in cui François si ritrova alle prese con un ascensore tra due diversi piani e quelle in cui Ousmane è "costretto" a muoversi in un club (vero) di scambisti.
La scena dell'inseguimento notturno in periferia, invece, ha richiesto il permesso - difficile da ottenere per via degli orari notturni di ripresa - della Prefettura di Parigi per chiudere una sezione della circonvallazione a nord della città. Per realizzarla, sono stati coinvolti oltre 70 veicoli, 80 stuntmen e 6 differenti macchine da presa.
Note
Il modello è il cosiddetto buddy movie americano, quello basato sul tandem antagonista, e qui i rimandi si sprecano davvero, da Arma letale a 48 ore, forse il riferimento più immediato visto che Omar Sy ha una fisicità e una irruenza paragonabili a quelle di Eddie Murphy. Il tocco più originale lo dà però Lafitte che sceglie di interpretare il suo poliziotto come fosse un Belmondo aggiornato alla Francia contemporanea, in cerca di nuovi eroi. Aggiungete che il regista David Charhon, dallo stile piuttosto blando, confessa di ispirarsi a Georges Lautner, spesso dietro la macchina da presa dei film di Bebel, e il quadro vi sarà chiaro.
Trailer
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Commenti (1) vedi tutti
Film molto piatto, poco scorrevole a tratti noioso.Sconsiglio vivamente la visione, le parti migliori sono quelle presentate nei trailer.
commento di yupo78