Regia di Elio Piccon vedi scheda film
lo straordinario rapporto che lega un uomo alla sua asina checchella, fedele compagna di vita e di lavoro. le parla, la lava per rinfrescarla, l'accudisce e la consola in una notte tempestosa, fino al giorno in cui l'animale precipita giù da un dirupo e si spezza le zampe. fattosi aiutare dai compaesani per riportarla a casa contro il parere di alcuni che volevano finirla con un colpo di fucile, perchè checchella deve morire a casa sua, alla fine irrompomo nella casa e per porre fine alla sua agonia le sparano. una bimba chiede a lorenzo sgomento perchè l'hanno uccisa e lui le risponde: "perchè non era più buona a niente". utilizzando le armi della fictio, piccon s'intromette nella realtà di non attori, e affonda le mani ancora una volta in una realtà che va via scomparendo. la casa dell'uomo sarà diventato un appartamento per turisti, sempre che esista ancora, e dell'utilizzo di una volta forse se ne conservano le parole appunto per chi l'affitta per un breve periodo. un sud puro e arcaico, innocente come forse avrebbe detto pasolini, abitato da genti non corrotte dalla televisione che ora ha la possibilità di visionare questi straordinari documenti d'epoca senza tempo.
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