Regia di Brian De Palma vedi scheda film
De Palma ha secondo me ben interpretato, e segnato, la cinematografia americana a cavallo tra gli anni '70 ed '80. Film che per tematiche ma, soprattutto, per scelte stilistiche, si incastonavano perfettamente in quel periodo. Film spesso imperfetti, con imbarazzanti buchi di sceneggiatura e situazioni che a volte sfociano più in intrighi da telenovelas che da grande schermo.
Ma, ripeto, ci poteva anche stare.
In Passion ho ben più che la sensazione che stilisticamente De Palma stia raschiando il fondo del barile. Si, interessante l'idea di rappresentare la corruzione dell'immagine, la critica ad un mondo cinematografico piatto, una sorta di Requiem al cinema e all'immagine stessa.
Al tempo stesso vengono omaggiati film che descrivono l'idea del doppio, del sogno e dell'attrazione sessuale... e così volano sciarpe alla Basic Instinct, maschere e sogni alla Eyes wide shut e l'enigmatico sogno del Mulholland Drive di Lynch.
Ma quanto è necessario e giustificante un apparato noioso, freddo ed una recitazione mediocre di attori che gironzolano lungo un impianto forzato e ovviamente poco credibile?
Credo che sia un film del tutto prescindibile. Meglio la passione messa in film come, ad esempio, Blow Out o in Omicidio a luci rosse.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta