Regia di Elio Piccon vedi scheda film
se nè "il pantano" gli uomini cercavano di invadere un ambiente acquatico, nè "il campo" una famiglia del gargano si ribella alla tradizione della pesca e cerca di strappare del terreno alle acque ormai sempre meno pescose per poter lasciare qualcosa ai figli. additato da tutti matteo(lo stesso non-attore dè "iul padrone")aiutato dalla moglie e dal figlio riesce a far emergere dalle acque un piccolo appezzamento di terreno di un paio di metri quadrati. spaventato da tutta quella fatica, il figlio cede e emigra come tanti altri. matteo rimasto solo con la moglie sembra riuscire nell'intento di conquistare sempre più spazio, ma la stagione delle piogge arrivano in anticipo e il campo torna a far parte della palude. la moglie lo consola dicendogli che ci riproveranno. piccon riesce nell'intento di mostrare come ancora negli anni sessanta in italia ci fosse gente che si massacrava di stenti per fare lavori che via via accettavano di fare sempre in meno. un lavoro immane contro una natura che di certo era difficile da contrastare con una vanga e qualche cesta da riempire di terra, ma anche con l'incalzante migrazione che piagava il sud.
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