Regia di Federico Brugia vedi scheda film
Ho visto il film in anteprima al Bif&st, festival del cinema di Bari, lo scorso marzo.
facendo anche parte della giuria della sezione, ho dovuto costruirmi subito una chiara opinione del film.
riproponendo le mie riflessioni di allora, la trama del film è molto interessante e articolata..offre buoni spunti...mette in scena i vari rapporti tra i personaggi, vari modi di affrontare le difficoltà dell'oggi, e spostandosi poi all'intimità, i modi trovati dai protagonisti per raccogliere i cocci di relazioni interpersonali ormai vuote, o già distrutte e ricostruirsi una vita. in questo, X e il suo amico/collaboratore sono figure emblematiche. Il personaggio di Nora è molto dolce, di una ingenuità e semplicità che, così ecclatanti, non possono che colpire il suo sfruttatore.
Ma detto questo, l'evoluzione della storia risulta macchinosa e veramente poco spontanea. Le intenzioni sono buone, ma non avessimo visto altri film con le stesse tematiche, tutto sarebbe molto più difficile da cogliere e apprezzare. Il rapporto tra X e Nora è psicologicamente poco approfondito, tanto che non capiamo la ragione delle varie scelte di X. e soprattutto, giunti ad un certo punto, sulla storia della vita passata di X non ci vengono più date indicazioni. OK, lo spettatore deve intepretare , ma mi sembra un po' troppo.
e infine, il film rivela poca umiltà. è costruito, e si vede chiaramente, nutrendo ambizioni altissime, volendo filmare il capolavoro, cosa che invece non è poi in realtà. Tutto , tutto è troppo pretenzioso. La fotografia patinata si apprezza solo in alcune scene. in altre, è del tutto fuori luogo.
Insomma, avere troppe pretese non sempre porta ad un lavoro fatto bene.
giudizio . tre stelline arrotondando per eccesso.
il protagonista è un uomo che ha deciso di rinunciare alla sua identità. Motivo della scelta è la sua profonda disilluzione per le cose del mondo, e la difficilissima situasione familiare che si è lasciato alle spalle, ma tutto ciò lo capiamo, e in maniera poi non così chiara, solo grazie ad una struttura fatta di continui flashback. Il protagonista, senza neanche un nome, fa parte di un'organizzazione criminale, coinvolta nello sfruttamento di giovani ragazze dell'est, costrette a prostituirsi. la sua vita comincia a cambiare quando conosce Nora, la nuova ragazza che deve accompagnare in Italia. il suo rapporto con Nora lo portaa ritrovare nuova speranza, a rivedere una piccola luce nel mondo. Poi, l'ordine sconvolgente: Nora era la ragazza sbagliata, i suoi genitori e la polizia di stato la stanno cercando: L'ordine è di ucciderla.
è evidente che il regista aveva in mente un modello soltanto, lo stile Sorrentino e il film "Le Conseguenze dell'amore". Perfino la sceneggiatura è scritta cercando la battuta fulminante, la frase perfeta (ma questo a Sorrentino, sì, riesce bene).
per chi ha visto il magnifico lavoro di Sorrentino e Servillo, cogliere le somiglianze in Tutti i Rumori del Mare si rivela uno spasso. almeno per questo, il cinefilo dovrebbe vedere il film.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta