Da vent'anni, X vive senza identità, come se non esistesse al mondo. Non ha un nome né una casa e lavora per un'organizzazione criminale, per cui trasporta in gran segreto cose e persone. Ha ricevuto l'incarico di portare la giovane Nora da Budapest all'Italia per avviarla al mondo della prostituzione d'alto bordo ma scopre di aver avuto in consegna la ragazza sbagliata. Dapprima l'organizzazione gli ordina di abbandonarla mentre successivamente l'imperativo è categorico: dovrà uccidere Nora o l'organizzazione ucciderà lui.
Note
Sebastiano Filocamo e Orsi Toth sono la sostanza di un’opera formale, carne sotto la patina di ricercato astrattismo. Vibrano come e più della musica - bellissima - che avvolge ogni momento. Trattenuti, purtroppo, dall’ambizione di un noir solo sfiorato, che sfoggia le sue pretese anche in un cameo di Malika Ayane, donna con la pistola. Il coraggioso lavoro in sottrazione costeggia a volte il programmatico peccar d’orgoglio.
La colonna sonora è ciò che c'è di meglio in questo film. La trama prende l'attenzione dello spettatore, ma lo stentare del ritmo rischiano troppo presto di annoiare, fino a fiaccare la visione. Un peccato, una occasione sprecata. Il comparto tecnico e gli interpreti sono bravi. Ma non bastano ad uscire dalla insufficienza. Voto: 4
Opera prima che ha il coraggio, la sfrontatezza, l’ardire di uscire nel periodo (tutto italiano) piu’ disgraziato e deliberatamente infelice per il cinema nel nostro paese, quando le poche (multi)sale rimaste aperte si spartiscono quattro o cinque roboanti blockbuster di successo che egemonizzano quel che resta di un mercato che non crede in se stesso e nelle sue capacita’ attrattive per… leggi tutto
Federico Brugia, sicuramente più noto per i suoi videoclip e gli spot che hanno riscontrato un ottimo successo, ha avuto l'occasione di debuttare sul grande schermo nel 2011 con questo interessante lungometraggio (ovviamente non scevro da difetti come quasi tutte le opere porime, ma molto appasionato e coinvolgente) che ha vinto il premio speciale della giuria al festivadi Annecy. Il terreno… leggi tutto
Ho visto il film in anteprima al Bif&st, festival del cinema di Bari, lo scorso marzo. facendo anche parte della giuria della sezione, ho dovuto costruirmi subito una chiara opinione del film. riproponendo le mie riflessioni di allora, la trama del film è molto interessante e articolata..offre buoni spunti...mette in scena i vari rapporti tra i personaggi, vari modi di affrontare le… leggi tutto
Il protagonista non ha nome. Anzi, ne ha mille. Non ce n’è uno che sia simile ad un altro, e non ce n’è uno che sia vero. Un individuo si è frantumato in una pioggia di identità, di schegge impazzite lanciate nell’universo come specchietti per le allodole, come sfaccettature che devono riflettere la luce per impedire di vedere cosa ci sia dietro. Quell’uomo si moltiplica per non…
Federico Brugia, sicuramente più noto per i suoi videoclip e gli spot che hanno riscontrato un ottimo successo, ha avuto l'occasione di debuttare sul grande schermo nel 2011 con questo interessante lungometraggio (ovviamente non scevro da difetti come quasi tutte le opere porime, ma molto appasionato e coinvolgente) che ha vinto il premio speciale della giuria al festivadi Annecy. Il terreno…
Opera prima che ha il coraggio, la sfrontatezza, l’ardire di uscire nel periodo (tutto italiano) piu’ disgraziato e deliberatamente infelice per il cinema nel nostro paese, quando le poche (multi)sale rimaste aperte si spartiscono quattro o cinque roboanti blockbuster di successo che egemonizzano quel che resta di un mercato che non crede in se stesso e nelle sue capacita’ attrattive per…
Il protagonista del film è un figurante della sua vita. La guarda scorrere alla finestra di un albergo abbandonato, dove ogni notte si sdraia in una stanza diversa e ogni mattina si scopre sveglio un minuto prima delle 7. Non ha casa e non ha nome, non ha (più) legami eccetto il lavoro, meccanico e nero: trasporta cose e persone, giovani donne dell’Est introdotte al mercato della…
Ho visto il film in anteprima al Bif&st, festival del cinema di Bari, lo scorso marzo. facendo anche parte della giuria della sezione, ho dovuto costruirmi subito una chiara opinione del film. riproponendo le mie riflessioni di allora, la trama del film è molto interessante e articolata..offre buoni spunti...mette in scena i vari rapporti tra i personaggi, vari modi di affrontare le…
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La colonna sonora è ciò che c'è di meglio in questo film. La trama prende l'attenzione dello spettatore, ma lo stentare del ritmo rischiano troppo presto di annoiare, fino a fiaccare la visione. Un peccato, una occasione sprecata. Il comparto tecnico e gli interpreti sono bravi. Ma non bastano ad uscire dalla insufficienza. Voto: 4
commento di GARIBALDI1975